Xi Jinping, presidente votato al calcio

Xi Jinping, un presidente nel pallone. Alla forte passione sportiva si unisce anche un’abile strategia politica, e il numero uno della Repubblica popolare cinese è deciso a fare del suo Paese una superpotenza anche in area di rigore. In carica da quasi quattro anni, poco dopo la nomina a segretario generale del Pcc, il 63enne Jinping ha messo subito l’accento sulla questione, dichiarando che uno degli obiettivi a lungo termine è poter ospitare la Coppa del Mondo per poi “arrivare anche vincerla”.

Alle parole sono seguiti i fatti, con il varo di un piano ultradecennale per lo sviluppo dell’impiantistica e delle scuole calcio, mentre il campionato cinese fa incetta di tecnici e giocatori all’estero e nel carniere dell’ex Celeste Impero finiscono club blasonati come Inter e Milan. In più di un’occasione, a dimostrazione della sua passione che ha ereditato dal padre, Xi si è fatto fotografare a palleggiare su un campetto oppure insieme a qualche campione straniero in occasione delle sue numerose visite all’estero. Incontrando l’allora Premier Matteo Renzi in Sardegna, lo scorso novembre, il presidente cinese si è visto regalare le maglie di Inter, Milan e Cagliari personalizzate, con la scritta Xi sulle spalle.

Quasi una “dedica” per un personaggio che probabilmente ha dato il suo avallo alle operazioni cinesi sui due club lombardi. Intanto, il 2017 dovrebbe essere un anno-chiave del piano di sviluppo predisposto nel 2015, quando si decise di aprire entro il 2020 ventimila scuole calcio, avere tra i praticanti 30 milioni di studenti di elementari e medie e 50 milioni di persone attive nel settore. Ambizioni più a lungo termine includono la creazione di un campo da calcio ogni 10mila abitanti entro il 2030, mentre in seguito il sogno è costruire due nazionali vincenti. Anche se non dovesse più essere presidente, di sicuro Xi Jinping sarà in tribuna ad applaudire.

(*) Per gentile concessione dell’Ansa

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 19:03