Eco dogmatismo

L’ecologia, in qualsiasi modo viene declinata, è diventata una religione. Gli ecologisti sono i fedeli della nuova dottrina. Ormai viviamo nell’era del ecologismo esasperato ed esasperante. Guai a chiunque metta in dubbio le assolute certezze degli ecologisti. Come in qualsiasi funzione religiosa, la messa è sempre la stessa. I messaggi, appositamente studiati dagli esperti di marketing e comunicazione, vengono ripetuti all’infinito sempre allo stesso modo. Come la pubblicità subliminale ti entra nel cervello e ti induce meccanicamente a consumare il prodotto. Il mantra: “Il pianeta si sta surriscaldando a causa dell’immissione nell’aria della CO2” causata dal consumo di energia prodotta con il gas, il petrolio e il carbone”. La “salvezza” per l’umanità è nella produzione di energia rinnovabile con particolare riferimento a quella solare ed eolica. L’energia atomica è invece tabù.

A costoro non sorge il minimo dubbio che il clima è soggetto a continui e naturali cambiamenti. Nella storia dell’umanità si sono ripetutamente verificate situazioni in cui “il clima glaciale è stato più volte interrotto da una serie di eventi che hanno causato l’aumento delle temperature”. Gli scienziati, che obiettano che il fattore umano non è la causa scatenante dell’aumento delle temperature, sono considerati degli eretici. Speriamo che l’ecologismo non riporti in auge la “Santa inquisizione”. Le prima vittime del dogmatismo green sono state le auto a combustione (benzina e diesel) che dal 2035 non si potranno più produrre. Dovranno, in futuro, circolare solo le costosissime auto elettriche. Non importa se estrarre il Litio, che è il minerale alla base per la produzione di batterie, comporta il dispendio di enormi quantità di energia e acqua.

Non rileva che le auto elettriche distruggeranno centinaia di migliaia di posti di lavoro. Non ha alcuna importanza se ci sono decine di migliaia di italiani che attratti dagli incentivi ecologici hanno installato a caro prezzo i pannelli fotovoltaici sulle loro abitazioni e non riescono ad utilizzarli per le infinite procedure burocratiche. Pannelli solari che invecchiano prima di iniziare a produrre la agognata energia. L’ultima follia in ordine di tempo è la direttiva comunitaria relativa alle case green. Risulta chiaro lo scollegamento tra le istituzioni europee e la realtà quotidiana dei cittadini. A parte i tempi biblici che occorrerebbero per realizzare gli interventi di riqualificazione. Con il super bonus 110 per cento, in due anni si sono realizzati 360mila interventi. Per attuare la direttiva dell’Unione europea, in pectore, si dovrebbe intervenire sul 15 per cento del patrimonio immobiliare pubblico e privato italiano. Praticamente oltre due milioni di immobili da adeguare con interventi significativi di ristrutturazione entro il 2030/2033. Gli interventi di riqualificazione energetica riguarderebbero: circa 285mila edifici pubblici e oltre un milione e ottocentomila immobili ad uso residenziale dei privati. I proprietari di case dovrebbero mettere mani al portafoglio, se ne hanno le disponibilità finanziare, per ristrutturare le abitazioni ad uso abitativo per raggiungere la classe energetica E e D. Il tutto per soddisfare il dogmatismo ecologista delle istituzioni europee con il superficiale avallo, purtroppo, del nostro ministro Gilberto Pichetto Fratin. Credo, che se agli italiani gli tocchi la casa, manderanno gli ecologisti e le istituzioni europee a fare in guru!

Aggiornato il 06 febbraio 2023 alle ore 11:52