Conservatorismo sociale e sinistra asociale

In trenta giorni di Governo conservatore è stata predisposta, in Italia, una manovra economica decisamente politica. In essa, sono stati stanziati oltre 30 miliardi di euro per venire incontro alle famiglie e alle imprese colpite dal caro energia. Più della metà delle risorse spese in questo primo mese sono state destinate a mettere in sicurezza il tessuto produttivo della nazione, aumentando i tempi per il credito d’imposta.

La Confindustria, da par sua, avrebbe voluto destinare queste risorse all’abbattimento del cuneo fiscale. È stato investito un milione e mezzo di euro per la famiglia, è stata abbattuta l’imposta sul valore aggiunto per i prodotti per la prima infanzia, è stato aumentato del 50 per cento l’assegno unico per il primo anno del primo figlio (portato a tre anni per i nuclei familiari con più di tre figli). Ed è stato ampliato il tempo dei congedi parentali.

Tutto ciò perché, se la denatalità continuasse con questo ritmo, la nazione sparirebbe intorno al 2050. Sono state aumentate del 120 per cento le pensioni minime e non quelle alte. È stato alzato d’un punto il taglio del cuneo fiscale per i redditi fino a cinquemila euro. Sono stati spesi 500mila euro per intervenire sul “caro carrello” per le persone che si trovano in difficoltà economiche. Sono state azzerate le imposte alle imprese in merito alle assunzioni dei giovani, dei disabili e dei percettori del reddito di cittadinanza. Reddito di cittadinanza che verrà abolito entro la fine del 2023, per poi destinare quella risorse a chi, per ragioni di salute, non potrà lavorare e per avviare all’impiego coloro i quali risulteranno abili per svolgerlo.

Le risorse, insomma, sono state destinate alle categorie più fragili. La Sinistra e alcuni sindacati, cinghie di trasmissione della stessa, hanno affermato che questa è una manovra contro i poveri, chiedendo così di indicizzare le pensioni più alte. Gli uomini della Sinistra nel Parlamento europeo avrebbero preso tangenti da despoti arabi, i quali riducono in schiavitù gli immigrati per mandarli a morire sul lavoro. In Italia, essi si ripropongono di continuare a procurare commissioni alle banche “usuraie”, limitando a cifre risibili l’uso dei contanti. Non contenti, mandano in Parlamento un loro esponente di origini ivoriane, i quali ha persone a lui vicine che gestivano una cooperativa di migranti – i quali sarebbero stati sfruttati e non pagati – per arricchire solo la propria famiglia con i soldi pubblici ricevuti, come forse avviene nel loro Paese d’origine.

Questa è la Sinistra che ha la pretesa di scatenare le piazze per abbattere, con la violenza, la politica sociale del primo Governo conservatore, nel nostro Paese, della democrazia liberale. Però gli Italiani, adesso, hanno capito.

Aggiornato il 20 dicembre 2022 alle ore 09:30