Il ritorno a Jean Monnet

La Commissione dell’Unione europea pensa ad acquisti di gas congiunti da parte degli Stati membri, il cancelliere tedesco Olaf Scholz persegue la stessa misura per comprare velivoli, droni e pezzi per difendere lo spazio aereo comune. Non si può non ricordare come Jean Monnet cominciò a ragionare sull’integrazione in Europa quando, durante la Prima guerra mondiale, realizzò gli organismi con cui procedere per la spesa di materiale bellico e di generi di prima necessità per tutti gli Stati dell’intesa.

Inoltre, volle porre fine al rialzo dei prezzi dovuto alla concorrenza tra le loro intendenze. Parzialmente, fece lo stesso per gli Alleati, durante la Seconda guerra mondiale. Poi, risolse la rivalità tra Francia e Germania sulle risorse del bacino minerario della Ruhr per l’imprese dell’acciaio, con la Comunità carbosiderurgica.

Il prosieguo lo conosciamo. In seguito, ci si è dedicati ad altro. Adesso si tornano a proporre acquisti congiunti, cioè si ricomincia da dove tutto è partito. È il nucleo di una logica liberale: invece della retorica contro gli speculatori, togliere a essi la terra sotto i piedi, diminuendo i soggetti della domanda in concorrenza tra loro.

Aggiornato il 18 ottobre 2022 alle ore 09:58