Prove tecniche di dittatura scolastico-sanitaria

lunedì 14 settembre 2020


Chissà se Lorenzo Don Milani si starà rivoltando nella tomba, o invece starà ridendo sotto i baffi che non aveva, a sapere che una scuola che porta il suo nome in quel di Latina ha emanato in materia di Covid e dintorni – peraltro in accordo con famiglie e allievi che subiranno queste imposizioni – un regolamento scolastico che andrebbe bene per i figli delle guardie rosse di Mao. Il metodo “alla cinese”, tanto caro ai grillini, è sempre lo stesso: si colpevolizza il cittadino per una pandemia che in realtà nessun governo mondiale ha sinora potuto fronteggiare in maniera convincente. Non sono io governo che ti devo aiutare economicamente e fornirti un sistema sanitario all’altezza ma sei tu – suddito – che devi tenere “comportamenti responsabili”. Tra cui evitare di divertirsi il sabato sera, allo stadio, al cinema o al teatro. Condannati a tempo indeterminato a una vita noiosa se non di m... Per farla breve, oltre al regolamento in questione, di cui di seguito potrete leggere alcune perle, i genitori dei tantissimi allievi di ogni grado e ordine della scuola intitolata al priore di Barbiana che inventò il sessantotto dei cattocomunisti nelle aule di studio, si sono visti recapitare anche messaggi audio WhatsApp, nella “chat di istituto”, con le istruzioni su come insegnare ai propri figli a consumare la merenda dopo la fine della seconda ora.

Fermi, immobili al proprio monobanco masticando sotto la mascherina che si può alzare solo tra un boccone e l’altro. Ed ecco le promesse perle del regolamento che parlano da sole senza bisogno di ulteriori commenti: Le famiglie effettuano il controllo della temperatura corporea degli alunni a casa ogni giorno prima di recarsi a scuola così come previsto dal Rapporto Covid-19 dell’Istituto superiore di sanità n. 58/2020; I genitori non devono assolutamente mandare a scuola i figli che abbiano febbre oltre i 37,5 gradi centigradi o altri sintomi (ad esempio: tosse, cefalea, sintomi gastrointestinali, mal di gola, difficoltà respiratorie, dolori muscolari, congestione nasale, brividi, perdita o diminuzione dell’olfatto o del gusto, diarrea), oppure che negli ultimi 14 giorni siano entrati in contatto con malati di Covid o con persone in isolamento precauzionale; l’accesso alla segreteria sarà garantito, previo appuntamento; nel caso in cui l’accesso del genitore comporti ingresso nei locali di segreteria gli stessi avranno cura di registrarsi su apposito registro; non è ammesso l’ingresso a scuola dei genitori, a meno che non siano stati contattati dalla scuola o per gravi motivi. In caso di dimenticanza di materiale scolastico o altri effetti personali i genitori sono pregati di non recarsi a scuola: i bambini e i ragazzi possono farne a meno; nella scuola secondaria durante l’intervallo gli alunni rimarranno nelle proprie aule e potranno consumare la merenda, rigorosamente personale. Non è ammesso alcuno scambio di cibi o bevande; le bottigliette d’acqua e le borracce degli alunni devono essere identificabili con nome e cognome, e non scambiate tra alunni; durante gli intervalli, gli alunni potranno recarsi al bagno.

Anche durante gli intervalli si provvederà al ricambio d’aria. L’orario degli intervalli è scaglionato, in base alla disposizione delle classi (primaria-secondaria); ad ogni ora sarà garantito il ricambio continuo d’aria; le bottigliette d’acqua e le borracce degli alunni devono essere identificabili con nome e cognome, e non scambiate tra alunni. Non sfuggono a questa atmosfera da lager democratico e politically correct – roba da film di fantascienza di serie B – neanche i genitori: “I genitori devono impegnarsi a rispettare rigorosamente gli orari indicati per l’entrata e l’uscita, che possono variare da classe a classe; dopo aver accompagnato o ripreso i figli, i genitori devono evitare di trattenersi nei pressi degli edifici scolastici (marciapiedi, parcheggi, piazzali); le singole scuole dispongono di termometri a infrarossi. In qualsiasi momento, il personale potrà farne uso per verificare situazioni dubbie. Potranno essere effettuate misurazioni a campione all’ingresso; qualora un alunno si senta male a scuola rivelando i sintomi sopraddetti, sarà immediatamente isolato, secondo le indicazioni del protocollo di sicurezza emanate dal ministero e dal Comitato tecnico scientifico. La famiglia sarà immediatamente avvisata ed è tenuta al prelievo del minore nel più breve tempo possibile. A tale scopo, è indispensabile garantire la costante reperibilità di un familiare o di un delegato, durante l’orario scolastico”. Che aggiungere ancora? Woody Allen, preso di peso e citato da uno dei suoi film più divertenti, avrebbe detto: “Signori, vi presunto la scuola che frequentano i miei figli in Italia”.

P.S. - Nei prossimi giorni di articoli come questo ne leggerete inevitabilmente uno o più al giorno. “Ce n’est pas qu’un début”, come dicevano proprio i sessantottini. Ma è pur vero che il primo non si scorda mai, di solito.


di Dimitri Buffa