Concittadini di Roma e di tutta Italia, con l’inizio di giugno cominciano finalmente a scadere le restrizioni alla libertà personale di ognuno di noi, prese da un Governo che ha gestito male ed in maniera autoritaria una fase di grave emergenza, con sospensione quasi totale delle garanzie costituzionali, presa senza voto del Parlamento, ad imitazione non delle nazioni democratiche, ma di quelle totalitarie. Ne è risultata una serie di gravi restrizioni, spesso arbitrarie e talvolta perfino inutili negli effetti, se comparate a quelle di altre nazioni libere che ne hanno fatto un uso più limitato e con esiti migliori, ma quello che è più grave è che si è posta in quarantena anche la democrazia.

Oggi simbolicamente, e il 4 luglio fisicamente, ci riprendiamo l’uso della libertà di riunione e non permetteremo che ci venga più tolta da un Governo in deroga ai principi della Costituzione, alle sue procedure e alle regole parlamentari. Oggi siamo chiamati a manifestare e lo faremo, ma non dimentichiamoci di essere anche elettori, perché, prima o poi, non potranno evitare di farci votare e quel giorno saremo chiamati ad una scelta drammaticamente importante, pari solo a quella del 18 aprile del 1948, poiché la mancanza di cultura liberale da parte dell’attuale Governo ci fa temere che si voglia continuare anche in futuro per la stessa strada, fino a far divenire prassi il considerare le libertà individuali non più come diritti inalienabili, ma come semplici concessioni revocabili.

Sappiamo benissimo che ci sono anche delle personalità democratiche, che, in buona fede e legittimamente, sosterranno lo schieramento delle sinistre e dei pentastellati, ma costoro sbagliano oggi come sbagliarono nel ’48, i segni di evidenti pericoli per la libertà purtroppo ci sono tutti e allora è il momento delle scelte nette. Anzitutto con la Lega e poi con tutto il centrodestra, per difendere i nostri diritti, le nostre scelte di vita, la nostra Libertà.

Destra Liberale Italiana

Aggiornato il 01 giugno 2020 alle ore 09:45