A porte chiuse

A porte chiuse anche le partite di calcio. Causa, naturalmente il virus. Ma a porte chiuse oramai è anche la politica, e tutta la vita pubblica. C’è il virus! Che andate, infatti, a cercare con discussioni, manifestazioni, proteste?

Da tempo avevo avuto la sensazione che questo Governo dell’antipolitica, degli “Amici del Bar dello sport” potesse contare su una puntuale scaramanzia che fa scoppiare qualche disastro che distrae la gente dal ficcare il naso nella politica proprio quando sembra oramai inevitabile la sua caduta, il crollo della baracca. Il “falso scopo” (così dicevano una volta gli artiglieri), il motivo di parlar d’altro fa sì che questo pseudo-governo resti in piedi.

Ci sono vari modi di essere favoriti dalla fortuna. Quasi sempre con un po’ di guai per gli altri. Stavolta però il prezzo della “fortuna” è grosso. Si profila una delle più gravi e brutte condizioni che impongono nel parlar d’altro, di chiudersi loro nei Palazzi del Governo e noi nelle nostre case a subire. Governare, come giuocare le partite di calcio, “a porte chiuse”.

Meglio, cioè, peggio di così per governare alla Conte, alla Di Maio, alla Toninelli etc. non c’è nulla di pensabile. Ad ogni tentativo di imporre a questo Governo buffone di mostrare le carte, di rendere i conti, di spiegare i perché, troveremo risposte indignate. C’è il virus! Che volete?

Ci sono governi di guerra. E governi di epidemia. E i governanti? Questi qua non vi è dubbio come debbano essere definiti: “Governo dei Monatti”. Solo che, diversamente dai Monatti di manzoniana memoria, c’è da dubitare che siano veramente immuni dal bacillo. Sono i veri portatori e diffusori di questa terribile peste.

Aggiornato il 26 febbraio 2020 alle ore 10:48