Le ragioni inesistenti dei nuovi “bravi”

I nuovi “bravi” hanno stabilito che il Governo, come il matrimonio non s’aveva da fare, non deve cadere né ora, né mai. Perché c’è l’epidemia del coronavirus e non si può stare senza esecutivo in un momento di così grave emergenza. Perché con l’attuale governo lo spread manovrato dai circoli di massimo potere europeo si mantiene basso mentre salirebbe di colpo nel caso l’alleanza Pd-M5S dovesse saltare e si dovesse tornare a consultare il popolo sovrano per sapere quale guida debba avere il nostro Paese. E, infine, perché c’è sempre l’esigenza di arrivare con l’attuale Parlamento all’elezione del nuovo Presidente della Repubblica allo scopo di evitare che al Quirinale possa salire un personaggio non espresso dal blocco di potere catto-comunista egemone in Italia dagli anni Sessanta in poi.

Le argomentazioni usate dai nuovi “bravi” sono una più ridicola ed inaccettabile dell’altra. A partire da quella secondo cui se cade questo Governo l’epidemia di coronavirus rischia di dilagare lungo tutta la penisola. Come se Giuseppe Conte ed i suoi ministri avessero adottato chissà quale misura innovativa per fermare il contagio oltre quella di delegare alle famiglie degli studenti rientrati dalla Cina il compito di tutelare la salute pubblica ricorrendo all’auto-quarantena. In realtà l’attuale Governo non ha fatto altro che imitare la decisione di bloccare i voli provenienti dalla Cina presa da tutti i governi degli altri Paesi. E per compiere un’impresa del genere non c’è certo bisogno di geni quali Conte, Speranza o la sventurata Azzolina incapace di uscire dai suoi pregiudizi politicamente corretti.

Ma se l’argomento del coronavirus è ridicolo, quello dello spread è inaccettabile in quanto ammissione implicita non della mancanza di sovranità (termine demonizzato ed inutilizzabile), ma della totale dipendenza e subalternità dell’Italia ai poteri europei che manovrano la finanza e con quest’arma hanno colonizzato il nostro Paese.

Se il Governo non può essere cambiato perché altrimenti salirebbe lo spread vuol dire che l’Italia è tornata ad essere una espressione geografica. Ai ceti superprivilegiati che vivono in una dimensione internazionale la faccenda non interessa nulla. Ma la stragrande maggioranza della popolazione, che deve vivere in condizione servile dentro i confini nazionali, ha tutto il diritto di indignarsi e reagire.

Più inaccettabile di tutti, infine, è il tema che l’attuale Parlamento deve garantire l’elezione di un Capo dello Stato espresso dalla minoranza al potere per gran parte del secondo dopoguerra.

Mai come adesso appare necessario cambiare, cambiare, cambiare!

Aggiornato il 11 febbraio 2020 alle ore 11:20