Caiazza vs Davigo: giudice all’angolo

Boxisticamente. Al netto di un arbitraggio imparziale quanto il pingue Moreno al mondiale coreano e dell’aiuto dall’angolo (un per vero impalpabile Antonio Padellaro: il giornalista embedded potevano sceglierselo con più cura), Gian Domenico Caiazza domina Piercamillo Davigo, che cerca di cavarsela di mestiere - avvinghiandosi alle corde dei soliti frusti luoghi comuni - ma barcolla visibilmente, fino al k.o. all’ultima ripresa, con magnifico uppercut d’incontro sulla responsabilità del magistrato. Fuor di metafora, si dimostra che se in questo Paese l’informazione provasse a svolgere, pure a tempo perso, il ruolo di quarto potere il fu dottor Sottile sarebbe solo un anziano magistrato alle soglie della pensione.

P.S.: mi raccomando, andate avanti come un solo uomo con l’abrogazione della prescrizione, pietra miliare del travaglian-davighian pensiero, che’ bisogna arginare i “fascisti”.

Aggiornato il 07 febbraio 2020 alle ore 13:40