La Repubblica delle balle

Ma quante sono state le minacce e gli insulti ricevuti a Liliana Segre nel corso dell’anno? “La Repubblica” ha sostenuto che sono stati duecento al giorno per tutto il 2019 e questo numero si è alzato a dismisura dopo la vicenda della Commissione sull’antisemitismo. Da altre parti, definite dal giornale diretto da Carlo Verdellinegazioniste”, si sostiene invece che in tutto l’anno le minacce sono state 167 e che il numero è cresciuto a dismisura solo dopo la campagna di denuncia del pericolo antisemita in Italia lanciata dal quotidiano ex debenedettiano.

È impossibile stabilire chi abbia ragione. Perché non esiste un sistema di censimento certo degli odiatori antisemiti in rete. Di certo c’è che fossero uno solo o diecimila vanno condannati sempre e comunque senza esitazioni e dubbi di sorta. Ma c’è anche che la campagna lanciata da la Repubblica su dati incerti ha provocato un gravissimo danno d’immagine al Paese dipingendolo come in preda ad un rigurgito neonazista ed antisemita che in realtà riguarda solo una minoranza infima e del tutto marginale della società italiana. È probabile che 167 messaggi d’odio all’anno pecchino di difetto ma è evidente che 200 al giorno, cioè più di settantamila all’anno, rappresentano una balla colossale che presenta al mondo un’immagine dell’Italia totalmente deformata ed ingiusta.

Questo ballismo mediatico è una costante di certa stampa di sinistra. Che nel tempo ha presentato l’Italia come un Paese prima di corrotti, poi di corrotti e mafiosi ed ora di corrotti, mafiosi ed antisemiti. Il tutto in nome di una superiorità morale autocertificata e di una onestà intellettuale troppo sbandierata e poco praticata.

E poi uno dice che si butta a destra!

Aggiornato il 15 novembre 2019 alle ore 11:08