L’ingrugnata di Feltri e Gasperini

Bisogna ringraziare Vittorio Feltri. Che ha scritto un articolo per sostenere che la partita tra Lazio e Atalanta ha dimostrato la sudditanza psicologica degli arbitri nei confronti delle squadre big del Campionato. Bisogna ringraziarlo perché nello sposare la linea di Gian Piero Gasperini, secondo cui gli errori arbitrali e non la voglia di rimonta dei ragazzi di Simone Inzaghi avrebbero favorito il pareggio della squadra biancoceleste, ha attribuito alla Lazio non solo il ruolo di big del Campionato ma anche la forza di condizionare psicologicamente gli arbitraggi. I tifosi si erano accorti che la squadra era cresciuta ed in grado di competere alla pari con tutte le altre. Ma mai si erano resi conto di poter contare sulla benevolenza arbitrale provocata dalla sudditanza mentale nei confronti della prima squadra della Capitale e non di Torino o di Milano. Semmai avevano inanellato nel corso degli ultimi anni episodi ed episodi in cui si erano considerati vittime e non artefici di sudditanza.

Grazie a Feltri, allora, per aver loro permesso di compiere una scoperta così sconvolgente. Anche se la convinzione generale è che in questa vicenda di Lazio-Atalanta le psicologie c’entrino come i cavoli a merenda e che la verità sia completamente diversa.

“A chi tocca – dicono i ragazzini romani – non s’ingrugna”. Gasperini e Feltri si sono ingrugnati!

Aggiornato il 24 ottobre 2019 alle ore 10:16