La strana coppia Grillo e Salvini

Un bel match a chi ce l’ha più duro in fatto di immigrazione. Così è se vi pare, questo prossimo embrassons-nous fra pentastellati e leghisti dopo l’esternazione di Virginia Raggi sullo stop agli immigrati.

Certo, in politica è lecito cambiare ed è pure lecito il voto di scambio, al di là delle ridicole giaculatorie moralistico-giudiziarie. Altrimenti, che Civitas, che Polis, che politica è? Il punto vero, quello che deve interessare, è il come e il perché di questi cambi di rotta. E chi li fa. Innanzitutto un sindaco, anzi la sindaca Raggi che ha vinto le elezioni sulla base di un programma (chiamiamolo pure nobilmente, ma non lo merita) esattamente il contrario di quello che, almeno nell’ultima dichiarazione sugli immigrati, sta ad indicare. Ciò non tanto o soltanto perché i grillini siano di destra o di sinistra, ma perché hanno sempre fatto di quel tema invero scottante una sorta di banco di prova della loro diversità, delle loro (chiamiamole così) proposte rivoluzionarie, novissime, nel solco, comunque, del progressismo vero da buttare in faccia a quello bugiardo del Partito Democratico e di chiunque altro abbia osato e osi metterne in dubbio la coerenza. Coerenza? Ma dove, ma quale e, soprattutto, perché ora e non prima? La risposta sembra facile specialmente alla luce dell’impressionante flop elettorale cui sta offrendo un paravento proprio un’inversione di rotta radicale, una specie di marcia indietro sul problema dei problemi di un Paese come il nostro affacciato sul mare con la sfortunata Libia.

Ma c’è dell’altro che, purtroppo, conferma una nostra antica convinzione: che un conto è chiedere e ottenere i voti degli arrabbiati, dei delusi dei partiti, soprattutto del Pd, e un conto è saper governare dopo avere guadagnato quei consensi. Di saperli gestire al meglio. Qui casca l’asino, come si dice per farla breve. Qui, sulle capacità di governo di città grandi (ma non solo) come Roma e Torino,l ‘inesperienza, il vuoto di progetti e di idee serie, la non conoscenza della macchina comunale, dunque la totale incapacità di guida si manifestano in tutta la loro gravità. Ma siccome Bepp Grillo lo sa, ecco che da grande comico cerca di voltare la frittata, di ribaltare il senso stesso delle cose quando basterebbe un attimo di umiltà per rimediare alle nuove figuracce. Umiltà? Ma quando mai. Il duo Grillo-Casaleggio non conosce questo termine, la presunzione è la loro cifra, non frequentano le resipiscenze, non conoscono i passi indietro. Soprattutto, non lo conoscono i vari Di Maio, “Dibba”, Taverna, Bonafede e, ovviamente, Raggi e compagnia cantante nei comuni, bravissimi nel criticare e criminalizzare gli altri, e geniali nel vestirsi delle penne del pavone senza rendersi conto che si tratta di penne dei polli. Ed è così che, appunto, fanno la figura dei polli. Figuriamoci poi nell’ultima vicenda dell’immigrazione a Roma, del suo stop raggista e delle chiusure grilline dei campi, con la spavalderia di chi ha la bacchetta magica, ma esclusivamente degli annunci, non delle cose da fare, delle proposte da realizzare.

Non solo, ma l’adesione grillina alla Lega su una tematica scottante come questa rivela sia la malafede nell’imitazione sia la poco nascosta inettitudine a sapere, se non a gestire, per lo meno a indicare una via possibile. La Lega da sempre ha una posizione tanto rigida quanto chiara su immigrati e simili e proprio su questa inamovibilità nel giudizio ha ottenuto consensi domenica scorsa, e si pone legittimamente come punto di riferimento, naturalmente al nord, per quanti ne approvano le drastiche proposte. Adesso Grillo imita la Lega, ne condivide toni e proteste; è un copione, come si dice dalle nostre parti. E aggiungiamo, proprio noi che leghisti non siamo mai stati, che è sempre meglio l’originale. Anche se qualche pentastellato ne propone l’alleanza, forse memore dell’affermazione di autorevoli dirigenti del Pd secondo i quali la Lega era una costola della sinistra. Finiranno, i grillini, con l’essere una costola della Lega.

Aggiornato il 15 giugno 2017 alle ore 21:48