Le marce concorrenziali verso la decrescita infelice

Due marce per due operazioni politiche opposte. Quella dei grillini da Perugia ad Assisi per dimostrare di “essere i nuovi francescani” e intercettare quel pezzo di mondo cattolico che persegue da sempre l’obiettivo della società egualitaria livellata dalla povertà ovviamente virtuosa. E quella di Milano della sinistra arcobaleno e radicale che attraverso il mito della società multietnica e multiculturale e l’impegno militante del “no ai muri” conta di recuperare la propria identità perduta.

Si è trattato di marce compiute in nome di ideali ma dirette più prosaicamente a raggiungere uno scopo elettorale. Beppe Grillo vuole consolidare il Movimento Cinque Stelle conquistando il consenso di una sinistra cattolica che ha Papa Francesco come punto di riferimento morale e culturale, ma non ha più il Partito Democratico come punto di riferimento politico ed elettorale. Il sindaco Beppe Sala, Pier Luigi Bersani e Massimo D’Alema vogliono rinforzare la sinistra antagonista del Pdr (“Partito di Renzi”) offrendo alla galassia dei movimenti pacifisti e dei centri sociali lo strumento per avere voce e presenza politica in occasione delle prossime elezioni.

Le due operazioni non hanno in comune solo una parte dell’area politica a cui si rivolgono visto che pezzi dei cattolici progressisti sono presenti anche nei movimenti pacifisti, nei centri sociali e nella sinistra radicale e antagonista. Ma sono segnate anche dall’identico tentativo di cercare di riciclare vecchio materiale ideologico in funzione di due contrastanti obiettivi politici. Grillo cavalca l’antico pauperismo cattocomunista per dare fondamenta più solide a un Movimento Cinque Stelle totalmente evanescente. E la sinistra antirenziana riscopre l’antico movimentismo pacifista di marca sempre cattocomunista per cercare di raccogliere più voti possibili attorno alle proprie logore bandiere.

Le due operazioni sono chiaramente concorrenziali. I grillini e i vetero post-comunisti si contendono lo stesso osso elettorale formato dai cattolici progressisti. Questi ultimi non perdono una sola occasione per marciare. Verso la società della povertà livellatrice multietnica e multiculturale! E la decrescita tragicamente infelice!

Aggiornato il 23 maggio 2017 alle ore 13:59