Le unioni civili e il buon senso liberale

Se Laura Boldrini può esprimere il proprio parere sulle unioni civili non si vede perché non possa fare altrettanto il Cardinale Angelo Bagnasco. Il ruolo istituzionale non può impedire alla presidente della Camera dei deputati di usufruire del diritto sancito dall’articolo 21 della Costituzione ed il ruolo di Padre della Chiesa non può cancellare il diritto del cittadino italiano Bagnasco di manifestare liberamente la propria opinione su una questione che, a quanto pare, sembra dividere profondamente il nostro Paese.

Ma la divisione è reale o fittizia e strumentale? Il milione di cittadini scesi in piazza per difendere le unioni tra omosessuali ed i diritti conseguenti ed il prevedibile milione di persone che sfilerà a Roma per sostenere le ragioni della preminenza della famiglia tradizionale sembrano dimostrare la natura reale e profonda della divisione in atto. Qualcuno ha parlato di spaccatura simile a quelle sul divorzio e sull’aborto. Qualche altro ha preso a pretesto la discussione per rilevare come la società italiana sia sempre divisa a metà tra destra e sinistra, tra conservatori e progressisti, tra Don Camillo e Peppone.

Ma la verità è che il tema in discussione, pur apparendo come una grande questione nazionale, riguarda direttamente solo una parte estremamente ridotta della popolazione italiana. Il problema è generale in quanto di principio ma si tratta di un principio il cui riconoscimento potrà avere effetti su poche centinaia o, addirittura, migliaia di italiani.

La questione, allora, è gonfiata a dismisura. Dalle lobby contrapposte, dalle minoranze radicali dei due fronti contrapposti ed anche da quelle forze politiche che cercano di cavalcare le forzature ed il gonfiore per guadagnare qualche briciolo di consenso e qualche manciata di visibilità. Rilevare il carattere in gran parte virtuale del problema significa non riconoscerlo? Nient’affatto. Significa solo riportarlo alle sue giuste e ridotte dimensioni. Che potrebbero essere risolte senza battaglie epocali tra culture e ideologie contrapposte, ma con un minimo di buon senso ispirato ai valori liberali.

Aggiornato il 09 aprile 2017 alle ore 18:57