Ex Ilva, confronto positivo tra sindacati e Mise

I sindacati dei metalmeccanici sospendono lo sciopero indetto per oggi a Taranto, in segno di protesta per la situazione in cui verserebbe lo stabilimento siderurgico di ArcelorMittal, l’ex Ilva.

La decisione è stata presa da Fiom, Fim e Uilm al termine dell’incontro avuto in ieri serata con il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli. A convincere i sindacati il crono-programma indicato, con un primo tavolo tecnico già lunedì. Mentre già sabato potrebbe esserci un incontro tra Patuanelli e l’ad di Arcelor Mittal Italia, Lucia Morselli.

La trattativa entrerebbe nel vivo ad ottobre ed entro lo stesso mese, questo l’obiettivo, si dovrebbe concludere con la definizione del piano industriale e dell’assetto societario che vedrebbe lo Stato entrare nel capitale per il tramite di Invitalia. Il ministro ha spiegato infatti ai sindacati come a breve dovrebbe arrivare a conclusione la due diligence avviata da Invitalia e finalizzata al possibile coinvestimento in ArcelorMittal. Quanto agli investimenti le cifre in ballo sono importanti, avrebbe riconosciuto il titolare del Mise. Si parla di non meno di 3 miliardi di euro. Risorse per riprogettare e modernizzare lo stabilimento. Resterebbero fondamentali anche i fondi che arriveranno dall’Unione europea. Il tutto, ha tenuto a ribadire il ministro, “garantendo sostenibilità ambientale, economica e sociale”.

È su questa linea e partendo dall’accordo di marzo che il consulente governativo per il dossier, Francesco Caio, e l’ad Invitalia, Domenico Arcuri, “stanno portando avanti – ha detto Patuanelli – la trattativa ponendo come punti fermi la piena produzione alla fine del piano e necessità di investimenti anche privati”.

Rimane da risolvere invece la controversia tra Ilva in amministrazione straordinaria e ArcelorMittal che riguarda oltre 200 milioni di canoni d’affitto e quote CO2 che i franco-indiani devono ai commissari straordinari. Alla camera arbitrale di Milano non si sarebbe ancora riusciti a trovare un’intesa, ma da quanto si apprende la trattativa proseguirà. Si registra invece un’accelerazione sulla bonifica del sito di Taranto. Il gruppo franco-indiano ha fatto sapere di aver affidato a Eni Rewind, società ambientale di Eni, “l’incarico di progettare ulteriori interventi di bonifica del suolo e delle falde acquifere dello stabilimento siderurgico”.

I sindacati sono usciti piuttosto soddisfatti dall’incontro al ministero di ieri sera. Parte un confronto “per chiudere presumibilmente la trattativa entro il mese di ottobre” ha spiegato Gianni Venturi della Fiom, ricordando che lunedì sul tavolo c’è il tema della manutenzione. “È positivo il fatto che si sia interrotto il silenzio”, ha sottolineato Valerio D’Alò della Fim. Per Guglielmo Gambardella della Uilm con la riunione di stasera (ieri, ndr) “il ministro Patuanelli si è impegnato a intervenire su ArcelorMittal Italia”.

Aggiornato il 24 settembre 2020 alle ore 10:23