In balia del Governo ombra, l’Occidente perde ogni conquista

venerdì 26 giugno 2020


Elon Musk, Ray Dalio (fondatore di Bridgewater, il primo hedge found mondiale), Bill Gates, George Soros, Jeff Bezos, Richard Branson (fondatore del gruppo Virgin), Hillary Clinton… e per finire Vittorio Colao.

Cosa vogliono queste persone e, soprattutto, perché il genere umano è per certi versi ostacolo ai loro obiettivi. Prima d’iniziare a raccontarvi questa storia, diamo per assodato che per gli uomini più potenti al mondo il principale fattore d’inquinamento sarebbe quello antropico. Ovvero la Terra deve all’uomo il suo inquinamento, anche solo perché lo popola. Ma qui scuole e dottrine si dividono. Infatti per la fazione dei Gates (con lui i Rothschild ed i Rockefeller) necessiterebbe auspicare un decremento dell’umanità, mentre per i ricchi legati ad Elon Musk basterebbe guardare all’opportunità d’altri pianeti in grado d’ospitare la colonizzazione umana. Ovvero l’opportunità dell’esplorazione spaziale, che vede in Elon Musk il più importante sponsor privato: è fondatore, Ad e Cto di “Space Exploration Technologies Corporation” (SpaceX), co-fondatore e Ceo e product architect di Tesla e co-fondatore e Ceo di Neuralink. Inoltre Musk è presidente di SolarCity, fondatore di The Boring Company e co-fondatore di PayPal e OpenAI. È lui che ha proposto un sistema di trasporto super veloce conosciuto come Hyperloop: il teletrasporto è tra le opportunità che lui vorrebbe offrire in futuro a chi volesse abbandonare la Terra.

D’avviso leggermente differente Richard Branson, che vorrebbe l’uomo limitasse la propria procreazione ed allungasse la propria vita in città sommerse dai mari: non a caso sponsorizza la costruzione d’un ristorante sottomarino nella baia di Portofino. Il raggiungimento di questi obiettivi dei potenti visionari incontra però ostacoli, dovuti al pulviscolo lavorativo, economico e monetario dei popoli. Ecco che queste nuove aristocrazie di censo finanziario-tecnologico, seppur con vari distinguo sulle metodiche, hanno riconosciuto ad Hillary Clinton il ruolo di sintesi politica. Ovvero il segretario di questo partito mondiale del potere è la Clinton. Per certi versi questa abilissima donna incarna già il ruolo di capo del governo ombra del pianeta. Non è certo un mistero che l’aristocrazia finanziaria appoggi la Clinton Foundation, soprattutto nel lancio di campagne come la moneta unica elettronica mondiale, l’inserimento della cultura gender nei programmi scolastici, il favorire le migrazioni, il sostituire le religioni tradizionali con la teologia scientifica del potere… Papa Francesco si preoccupa, ma sa che anche la Chiesa Cattolica è sotto il ricatto dei gestori mondiali della finanza. Ma esaminiamo uno dei progetti che permetterebbero, a dire dei filantropi citati, di salvare la Terra dal fattore umano.

Premessa, nel dicembre 2018 Musk viene classificato da Forbes al venticinquesimo posto tra le persone più potenti del mondo. Novembre 2019, il suo patrimonio personale sarebbe stato stimato per difetto in 28,8 miliardi di dollari: secondo molti sarebbe in possesso d’una enorme ricchezza occulta, e per non farlo sapere avrebbe pagato per farsi posizionare al 34esimo posto nella lista delle persone più ricche del mondo. Forbes tace, ed in molti non vorrebbero si scoprissero le carte di Musk.

Di tanto in tanto, su riviste specializzate e programmi scientifici televisivi, emerge che Marte sarebbe già stato colonizzato da tecnologie private in grado d’assicurare una sorta di vita terrena: atmosfera sul tipo di quella terrestre verrebbe generata artificialmente con la creazione dell’alternanza di piogge ed evaporazione, e perché su Marte sarebbe stata rinvenuta acqua sia in forma fossile che di ghiacciai millenari. Sono state costruite serre, che in parte verrebbero scoperte per esporle agli eventi pluviometrici marziani. Le giornate sarebbero più lunghe su tutto il pianeta, ma stabilizzando l’atmosfera cesserebbero tempeste ed escursione termica. Secondo gli esperti assoldati da Musk tra un decennio sarebbe possibile l’inizio della colonizzazione, forti delle enormi risorse minerarie del pianeta.

Ecco che Musk ha già proposto un aeromobile elettrico supersonico: il Vtol (decollo e atterraggio verticali) con propulsione a ventole elettriche, con il nome di “Musk electric jet”. L’azienda di Musk starebbe lavorando all’astronave che nel 2030 permetterebbe si raggiunga Marte in soli 20 giorni. Il ricco visionario lavora all'obiettivo di una SolarCity in grado cambiare il mondo e l'umanità. Vorrebbe così ridurre il riscaldamento globale, da un lato tramite l'utilizzo di energie rinnovabili, e dall’altro riducendo il rischio di un'estinzione umana organizzando la colonia umana su Marte.

Ecco che alcuni potenti della Terra hanno invitato Elon Musk nei vertici internazionali, chiedendo al visionario quando sarebbe possibile fare di Marte una sorta di Australia dell’età Vittoriana. Premettiamo che in Inghilterra le “poor laws” (ordinanze a favore dei poveri) vengono promulgate da Edoardo III nel giugno del 1349, ma rimangono in vigore sino al Novecento, e sarebbero ancora in vita come sistema assistenziale. Ma nella seconda metà dell’Ottocento, nell’età vittoriana, prendono ben altra piega: a causa della dilagante povertà londinese, del degrado urbano e degli efferati delitti nei sobborghi, le leggi di polizia britanniche iniziano la deportazione in Australia di chi vive in miseria o ha problemi con la legge.

Di fatto i potenti della Terra stanno valutando una strada alternativa alla “povertà sostenibile” (reddito mondiale di cittadinanza) ovvero poter offrire una fuga su Marte a chi economicamente non sarebbe più in grado di permettersi una vita terrena. Musk giura di farcela entro il 2030, e chiede ai potenti della Terra d’investire nell’iniziativa, d’alimentare Tesla in borsa, promettendo che qualche miliardo di derelitti verrà tra un decennio spedito nella nuova Australia. Nel frattempo, il finanziere Jacques Attali (amico di Vittorio Colao ed Emmanuel Macron, da qualche mese pare conoscente di Giuseppe Conte) auspica un decremento terreno grazie all’aumento della mortalità umana.

La Clinton Foundation non prende posizioni, ma nemmeno stigmatizza la scelta olandese (che piace a qualche paese limitrofo) d’offrire l’eutanasia di stato a chi non sopporta di vivere in “povertà irreversibile” (per motivi bancari, finanziari, giudiziari…). Il mondo va spopolato, per i credenti è qualcosa di diabolico: i potentissimi ne dibattono, i governi progressisti studiano l’opportunità e ci riflettono, la Chiesa di Roma si mostra silente, mentre quella Ortodossa non ci sta e in buona compagnia degli israeliani che odiano George Soros. L’impressione è che, le aristocrazie finanziario-tecnologiche siano convinte di poter affermare la green economy abolendo la democrazia e tutte le libertà conquistate negli ultimi trecento anni. Reputano di riuscirci aiutando la proliferazione di governi sul tipo di quello che regge oggi l’Italia. La gente purtroppo crede alle loro campagne stampa, davvero fraudolente.

Così sentiamo che qualche uomo di strada sarebbe già convinto che il lavoro possa essere il fattore d’inquinamento, che la “povertà sostenibile” salverebbe l’ambiente, che andare a votare non serva a nulla, che i potenti della Terra farebbero il bene dell’umanità più di un partito o sindacato… che Greta è il nuovo Messia. Che Bill Gates (uomo più ricco del pianeta) ci salverà dalla povertà dando a tutti una scheda, un computer ed il metodo per creare moneta elettronica… se non ci riuscissimo potremmo sempre partire per le terre di Musk (su Marte) e tornare a zappare.

 

 

 


di Ruggiero Capone