Il cavallo di Troika

In tutti i Paesi hanno erogato subito liquidità a fondo perduto. Com’era giusto, come si doveva. In tutti i Paesi hanno messo in campo non diluizioni o spostamenti, ma veri e propri tagli fiscali.

In Italia no, sarà prestito garantito dallo Stato e mera post posizione di qualche settimana o mese di pagamenti delle stesse esorbitanti tasse di sempre.

Prestito di cosa? Denari che passano dalla Bce alle banche, di cui lo Stato si fa garante (garante verso chi? Le banche e quindi la Bce), ergo ente riscossore domani verso gli insolventi. Che saranno poi a centinaia di migliaia in un’economia già depressa prima, morta oggi, figuriamoci domani.

Ergo, i soldi prestati a debito, quando arriverà il momento di pagare (e sarà inesorabile) porterà a chi aveva situazioni debitorie pregresse, alle quali si sommano le attuali, allo stritolamento esistenziale!

E pensa te, quando verranno ad espropriare e pignorare e spolpare, l’Europa non dovrà manco metterci la faccia mentre i vostri capitali/soldi/gioielli di famiglia faranno il cammino inverso al prestito (voi, nazione, governo, banche, Bce).

No, la Troika non arriverà, né dovrà sporcarsi le mani, perché gli agenti ce li ha già qua: il governo! Il suo cavallo di Troika... I figli di Troika! Chi può, espatri, chi non può metta i capitali in fondo un patrimoniale all’estero; per tutti gli altri, buona fortuna. La Grecia? Era una barzelletta...

Ah, mi raccomando state a casa e mettetevela bene in mente, datele un bacio e salutatela: l’avrete ancora per poco.

Aggiornato il 07 aprile 2020 alle ore 13:16