Istat, diminuiscono partecipate pubbliche, nel 2017 -1,3 per cento

Dal 2016 al 2017 le partecipate pubbliche sono diminuite del 1,3 per cento. I settori più rilevanti si confermano la fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata, che realizza il 65,3 per cento del valore aggiunto dell’intero settore di riferimento e quella di acqua. In dettaglio, le partecipate pubbliche sono al 2017 9.118, l’1,3 per cento in meno rispetto all’anno precedente. Di queste, le imprese attive sono 6.310 (-4,0 per cento) e occupano 847.232 addetti (+0,1 per cento), mentre le imprese non attive, che hanno comunque presentato una dichiarazione contabile o fiscale nel 2017, diminuiscono del 3,4 per cento, mentre aumentano dell’11,6 per cento le unità partecipate classificate fuori dal campo d’osservazione dell’industria e dei servizi.

È quanto emerge dall’ultima indagine Istat sulle aziende a partecipazione pubblica. Il 59,2 per cento delle imprese attive, pari a 3.736 unità, sono a controllo pubblico (partecipazione superiore al 50 per cento), per un totale di 631.984 addetti e una dimensione media di 169 addetti. Il valore aggiunto realizzato dalle imprese a controllo pubblico cresce del 4,4 per cento sul 2016, superando i 58 miliardi, pari al 7,5 per cento di quello totale di industria e servizi. Il valore aggiunto per addetto delle imprese controllate è di 97.068 euro contro i 47.150 euro del totale delle imprese dell’industria e dei servizi.

Nel corso degli ultimi 6 anni il numero di imprese partecipate si è ridotto notevolmente, con una flessione del 18 per cento rispetto al 2012. In particolare l’Istat evidenzia come tra il 2016 e il 2017 la riduzione sia del 4 per cento, con variazioni che oscillano a livello territoriale tra il -8,7 per cento delle Isole e il -1,7 per cento del Centro. Su 6.310 imprese partecipate attive nel 2017, sono 4.253 quelle partecipate direttamente da almeno un’amministrazione pubblica regionale o locale o, altrimenti, appartenenti a gruppi con al vertice un ente territoriale (partecipate locali); impiegano 276.366 addetti, corrispondenti al 32,6 per cento del totale di riferimento. Rispetto all’anno precedente si registra un calo del 7,5 per cento delle imprese e del 30,3 per cento degli addetti.

Complessivamente, al netto delle attività finanziarie e assicurative, le imprese a controllo pubblico generano oltre 58 miliardi di valore aggiunto (il 7,5 per cento di quello prodotto dalle imprese dell’industria e dei servizi). Il contributo al valore aggiunto sale al 9,5 per cento se si considerano solo le forme giuridiche tipiche delle imprese controllate (società di capitali). I settori più rilevanti si confermano la Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata, che realizza il 65,3 per cento del valore aggiunto dell’intero settore di riferimento (62,1 per cento nel 2016) e la Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento, con il 62,1 per cento del valore aggiunto dell’intero settore di riferimento (63,3 per cento nel 2016). Per il 2017 risulta in crescita il settore della Attività estrattiva con un valore aggiunto pari al 71,7 per cento contro il 60,1 per cento del 2016.

Aggiornato il 19 febbraio 2020 alle ore 16:33