Popolare di Bari, l’assalto ai bancomat è scongiurato

Nelle filiali della Banca Popolare di Bari il panico è scongiurato. Il temuto assalto ai bancomat non c’è stato. L’affluenza è stata sostenuta ma non superiore ad ogni lunedì. Il decreto approvato dal Governo per salvare la banca pare abbia contribuito a disinnescare la temuta reazione dei correntisti.

“Nell’ipotesi in cui si dovesse pervenire a uno scenario liquidatorio con rimborso dei depositanti (senza cessione di attività e passività ad un altro intermediario), le ricadute del dissesto sarebbero assai rilevanti, sia sul tessuto economico sia sul risparmio locale”. Lo si legge in un approfondimento della Banca d’Italia sulla crisi della Banca Popolare di Bari. “La liquidazione – si legge – implicherebbe innanzitutto l’azzeramento del valore delle azioni che esacerberebbe il contenzioso legale con i soci”.

Un primo accertamento ispettivo nel 2010, concluso con una valutazione “parzialmente sfavorevole”. Poi una ventina di passaggi e verifiche, con “continui scambi informativi con la Consob”, “numerose e continue interlocuzioni con l’autorità giudiziaria” e “l’aggravamento della situazione aziendale della Banca Popolare di Bari più volte portata all’attenzione anche del ministro dell’Economia, con lettere del 27 febbraio, 23 maggio, 2 ottobre e 26 novembre”: così la Banca d’Italia ricostruisce la vicenda della Popolare di Bari in un “documento di approfondimento”.

Nell’ipotesi in cui si dovesse pervenire a uno scenario con rimborso dei depositanti della Popolare di Bari “il Fitd dovrebbe effettuare rimborsi a favore dei depositanti protetti – si legge in un approfondimento della Banca d’Italia – per un importo complessivo di euro 4,5 miliardi circa, a fronte di una dotazione finanziaria che a dicembre 2019 sarà pari a 1,7 miliardi di euro”.

Intanto, i pentastellati vanno all’attacco di Bankitalia. “La nomina di Antonio Blandini a commissario della Popolare di Bari ha provocato forte irritazione nel M5s. Bankitalia – fanno sapere fonti del Movimento – ha scelto come commissario il professore universitario che, in passato, era stato indicato dalla stessa autorità come membro del comitato di sorveglianza nel commissariamento di Tercas. Ci si chiede come Blandini possa valutare, con oggettività, i problemi arrecati ai conti della BpB dalla fusione con Tercas”.

Il decreto varato dal Governo, per la Banca Popolare di Bari, “unito al commissariamento di venerdì, significa che la banca da stanotte è diventata assolutamente solida perché la proprietà è dello Stato che, ovviamente, non può ‘fallire’, ed inoltre che vi è totale discontinuità con la precedente gestione”, affermano Adiconsum, Adusbef, Assoconsum, Codacons, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega consumatori, Unione nazionale consumatori, che rappresentano più di duemila tra azionisti e obbligazionisti della Popolare barese.

Prendiamo nota dell’adozione del decreto, siamo in contatto con l’Italia e restiamo pronti a discutere la disponibilità e le condizioni degli strumenti disponibili nell’ambito delle norme Ue”, ha detto la portavoce della commissaria alla concorrenza, Margrethe Vestager rispondendo a una domanda sul salvataggio della Popolare di Bari.

Aggiornato il 16 dicembre 2019 alle ore 17:25