Impresa e territorio

Esiste un legame tra azienda e territorio, tale che quest’ultimo può favorire o limitare le possibilità di crescita. Se la capacità di innovare è la variabile interna all’impresa col maggiore impatto sulla crescita, il territorio rappresenta la variabile esterna in grado di stimolarla. L’azienda non può e non deve essere vista come un’entità a sé stante, piuttosto, come parte integrante del territorio in cui opera. Il territorio non rappresenta solo la fonte primaria di capitale umano, perché, a livello più ampio, indica il contesto legislativo e fiscale nel quale le aziende operano.

Il territorio, tuttavia, non è statico ma un elemento in continua evoluzione e le imprese devono considerare questo suo aspetto se vogliono massimizzare i benefici che ne possono derivare. Investire nel territorio non è solo un dovere morale, ma un’azione capace di generare, nel lungo periodo, un ritorno economico. Iniziative quali la creazione della Dallara Academy, da parte dell’omonima società, o la creazione del campus scientifico OpenZone, con il contributo di ventuno società operanti nel settore del biotech e delle life sciences, sono alcuni esempi recenti di investimenti di aziende private che hanno generato valore aggiunto sia per l’azienda che per il territorio in cui questa opera.

Specularmente i benefici degli investimenti rischiano di essere vanificati se l’attività di un’impresa danneggia il territorio. Di qui la centralità del principio dello sviluppo sostenibile, secondo il quale lo sviluppo deve soddisfare i bisogni delle generazioni presenti senza compromettere le possibilità di quelle future.

Se in passato la declinazione del concetto di sostenibilità poteva essere limitato all’aspetto ambientale, ora deve includere le dimensioni economica e sociale. Non solo tutela dell’ambiente ma anche uso responsabile delle risorse naturali e rispetto dei principi e dei valori della comunità locale. Un concetto ampio che può essere riassunto come necessità, per le aziende, di misurare la propria attività anche in funzione dei benefici per il contesto socioeconomico in cui operano. L’obiettivo? un ritorno anche in termini di: rafforzamento del brand, riduzione dei costi, maggiore facilità di accesso a nuovi mercati. Lo confermano i recenti dati Istat.

Se le imprese italiane sapranno riconoscere il ruolo centrale dello sviluppo sostenibile e degli investimenti sul territorio, aumenteranno le possibilità di dare il via ad un ciclo virtuoso nel quale la crescita aziendale favorisce una valorizzazione del territorio in grado di creare ulteriori condizioni per la crescita e l’innovazione delle imprese che vi operano.

Aggiornato il 21 ottobre 2019 alle ore 17:52