Bce denuncia i rischi di crescita dell’Eurozona

Banca centrale europea lancia un monito ai Paesi dell’Eurozona. Il rischio riguarda le prospettive di crescita. Poiché, i membri dell’Ue sono “orientati al ribasso e sono principalmente legati alle incertezze connesse a fattori geopolitici, alla crescente minaccia del protezionismo e alla vulnerabilità dei mercati emergenti”. Naturalmente, la Brexit rappresenta una forte insicurezza per il contesto europeo. È quanto sostiene la Bce attraverso il suo bollettino economico. I fattori di instabilità per l’economia continentale hanno spinto l’Eurotower a varare il nuovo pacchetto di stimolo monetario alla riunione dello scorso 12 settembre.

“Di fronte alle prospettive economiche più deboli e dei rischi per la crescita – sostiene la Bce – i governi interessati da un rallentamento economico che dispongono di margini per interventi di bilancio dovrebbero agire in maniera efficace e tempestiva”. L’appello chiama in causa direttamente la Germania, ma si riferisce anche ai Paesi con alto debito pubblico come l’Italia: “devono perseguire politiche prudenti e adoperarsi per il conseguimento degli obiettivi in termini di saldo strutturale”.

D’altro canto, il nostro Paese, fra il 6 giugno e l’11 settembre 2019, è stato l’unico dell’euro a registrare un forte calo dello spread, coinciso con il cambio di governo. Lo rileva la Bce, secondo cui “i differenziali sulle obbligazioni sovrane sono rimasti ampiamente stabili durante il periodo in esame, con l’eccezione del mercato italiano, dove i differenziali di rendimento a dieci anni sono scesi di 1,1 punti percentuali, in seguito alle attese e alla successiva formazione di un nuovo governo”.

Aggiornato il 26 settembre 2019 alle ore 16:18