Tav in servizio nel 2030

Con il 18 per cento dei 164 chilometri previsti dal progetto già scavati, la Torino-Lione è realtà. La nuova linea ferroviaria, per merci e passeggeri, è l’anello centrale del Corridoio Mediterraneo, uno dei nove assi della rete di trasporto europea Ten-T. Si estende per 270 chilometri, il 70 per cento in Francia e il 30% in Italia. In servizio nel 2030, il suo costo è di 8,6 miliardi di euro; di recente l’Unione europea ha annunciato l’intenzione di portare il cofinanziamento dal 40 al 55 per cento. La sezione transfrontaliera della linea, tra Susa e Saint Jean de Maurienne, è lunga 65 chilometri, l’89% in galleria. Ne fa parte il tunnel di base del Moncenisio, 57,5 km di cui 45 in Francia e 12,5 in Italia.

Nel cantiere francese di Saint-Martin-La-Porte è in corso lo scavo dei primi 9 chilometri della galleria ferroviaria che, una volta ultimata, sarà la più lunga del mondo. La fresa, una potenza di otto motori di Formula 1, avanza in media di 15-20 metri al giorno. Già realizzati 68 km di sondaggi geognostici, in Italia e in Francia, e 4 discenderie, gli accessi per i mezzi di lavoro. A pieno regime si conteranno 15 fronti di scavo e 7 frese, che avanzeranno in contemporanea.

Quasi mille le persone coinvolte al momento nella realizzazione dell’opera, tra cui i 170 dipendenti di Telt, il promotore pubblico binazionale responsabile della realizzazione e della gestione della Torino-Lione. Un team composto al 70 per cento da ingegneri e con una età media di 45 anni. A pieno regime saranno 4mila i lavoratori diretti, altrettanti quelli generati nell’indotto. Secondo i suoi fautori, la Torino-Lione consentirà di eliminare un milione di tir dalle strade, con una riduzione di gas serra di tre milioni di tonnellate di CO2 l’anno.

Aggiornato il 07 agosto 2019 alle ore 17:10