Crescono gli occupati nel primo trimestre: +25%

Nel primo trimestre dell’anno l’occupazione in Italia è tornata a crescere, dopo due cali consecutivi. L’Istat ha infatti registrato un aumento di +25mila persone, che corrisponde a +0,1% congiunturale. La motivazione principale è dovuta all’aumento dei dipendenti permanenti e degli indipendenti, che ha più che compensato la riduzione dei dipendenti a termine. Il tasso di occupazione è invece salito al 58,7% (+0,1 punti). Inoltre, osserva l’istituto, con riferimento all’input di lavoro, c’è stata una crescita delle ore lavorate sia su base congiunturale (+0,7%) sia in termini tendenziali (+1,5%), ampiamente superiore a quella del Pil.

Nel primo trimestre dell’anno il tasso di disoccupazione, dopo la crescita dei tre mesi precedenti, diminuisce in termini congiunturali portandosi al 10,4% (-0,2 punti). Il tasso di inattività rimane stabile al 34,3% in tre mesi.

Nei dati mensili più recenti (aprile 2019), al netto della stagionalità, il tasso di occupazione e il numero di occupati rimangono invariati rispetto a marzo 2018, a sintesi del calo degli indipendenti e della crescita dei dipendenti soprattutto a termine. Nell’andamento tendenziale, evidenzia poi l’Istat, si riscontra una crescita di 144mila occupati (+0,6% in un anno), dovuta sia ai dipendenti sia agli indipendenti (+92mila e +52mila, rispettivamente); l’incidenza dei dipendenti a termine sul totale dei dipendenti raggiunge il 16,0% (+0,3 punti in un anno). Prosegue l’incremento degli occupati a tempo pieno e, principalmente, a tempo parziale. L’incidenza del part-time involontario è stimata al 64,1% dei lavoratori a tempo parziale (-0,1 punti). Alla crescita dell’occupazione soprattutto nel Nord e nel Centro (+1,4% e +0,3%, rispettivamente) si contrappone, per il secondo trimestre consecutivo, il calo nel Mezzogiorno (-0,6%).

Aggiornato il 13 giugno 2019 alle ore 16:16