Confindustria attacca il governo gialloverde: “Basta promesse”

Vincenzo Boccia è preoccupato. “Il Paese non riparte con lo slancio dovuto, necessario, che è alla nostra portata, che ci meritiamo”.

Il presidente di Confindustria, parlando all’assemblea annuale dell’associazione degli industriali, al cospetto de presidente della Repubblica Sergio Mattarella, non nasconde i dubbi sull’operato dell’Esecutivo gialloverde. Secondo Boccia, “per rimetterci a correre sarà utile liberarci dal peso di parole che inducono alla sfiducia, che evocano negatività, che peggiorano il clima”.

Il presidente di Confindustria è convinto che “le parole di chi governa non siano mai neutre, influenzano le decisioni di investitori, imprenditori, famiglie. Occorre smettere di dividersi su promesse che non si possono mantenere e concentrarci tutti sulle cose da fare, che sono tante e impegnative”.

Per Boccia, “la politica deve raccogliere la sfida per il nostro futuro. Oggi, ora, subito. Servono decisioni capaci di incidere a lungo. Ma la bulimia di consenso immediato affida ai social la ricerca di una popolarità che si misura in termini di like. E il presentismo imperante è una malattia molto grave perché impedisce di vedere oltre il finire del giorno. La superficialità si fa regola. Noi invece abbiamo bisogno di studiare, progettare, costruire”.

Per il presidente di Confindustria, “se l’Italia volesse rispettare alla lettera le regole europee previste dal patto di stabilità e crescita dovrebbe fare una manovra strutturale per il 2020 da almeno 32 miliardi di euro: una manovra imponente con effetti recessivi”.

Aggiornato il 22 maggio 2019 alle ore 17:04