La Ue boccia l’Italia: “È ultima per crescita”

L’Italia è ultima nell’Unione europea in fatto di crescita, investimenti e occupazione. È il quadro desolante delineato dalle nuove previsioni economiche della commissione Ue. Nel 2019 il nostro Paese è fanalino di coda con il Pil a 0,1 per cento. L’Italia è seguita dalla Germania allo 0,5 per cento. Il nostro è l’unico Paese Ue in cui gli investimenti sono negativi: -0,3 per cento sull’anno precedente. La media della zona euro è di 2,3 per cento. Anche l’occupazione è negativa nel 2019 (-0,1 per cento), unico segno meno in Ue.

Complessivamente, l’economia europea anche nel 2019 crescerà per il settimo anno consecutivo con une media dell’1,4 per cento e un ulteriore aumento dell’1,6 per cento nell’anno successivo.

La commissione Ue, a proposito delle previsioni economiche sull’Italia, scrive che è “improbabile che il mercato del lavoro sfuggirà all’impatto dell’economia stagnante, come indicano le sommesse aspettative di impiego delle imprese. Ci si aspetta che la crescita dell’occupazione si arresterà nel 2019, mentre la disoccupazione sale all’11 per cento visto che è probabile che il reddito di cittadinanza indurrà più persone ad iscriversi nelle liste di disoccupazione e quindi ad essere contate come forza lavoro”.

Per il commissario Ue per gli affari economici e monetari Pierre Moscovici, “la crescita italiana è molto contenuta e ha incidenza su conti. Bisognerà tornarci su, ma la commissione valuterà la conformità col Patto nel pacchetto di primavera pubblicato a giugno, e terremo conto anche dei risultati 2018 così come il programma di riforme presentato il mese scorso. La commissione ha avviato colloqui con il governo, e in particolare con il ministro dell’economia, perché è importante, prima di avere una valutazione, avere una visione comune”.

 

 

 

 

Aggiornato il 07 maggio 2019 alle ore 16:57