Agromafie in crescita, l’allarme della Coldiretti

Mozzarella sbiancata con la soda, pesce vecchio rinfrescato con un “lifting” al cafados, carne dei macelli clandestini di animali rubati. Ecco la triste radiografia che emerge dal Rapporto Agromafie 2018 Coldiretti, Eurispes e Osservatorio sulla criminalità nell’agroalimentare.

Secondo i dati raccolti, il business delle agromafie nel 2018 è salito del 12,4% rispetto al 2017, per un totale di 24,5 miliardi di euro. I settori agroalimentari più colpiti da truffe e reati nel 2018 sono il vino con +75% nelle notizie di reato, la carne dove sono addirittura raddoppiate le frodi (+101%), le conserve con +78% e lo zucchero dove nell’arco di dodici mesi si è passati da zero e 36 episodi di frode.

Si tratta di una rete criminale che incrocia la filiera del cibo, dalla produzione al trasporto, dalla distribuzione alla vendita. Il risultato sono la moltiplicazione dei prezzi per i consumatori, i danni di immagine per il made in Italy e i rischi per la salute con 399 allarmi nel corso dell’anno. Sotto accusa sono soprattutto i cibi low-cost dietro ai quali spesso si nascondono ricette modificate, l’uso di ingredienti di minore qualità o metodi di produzione alternativi.

Dal Rapporto emerge però un nuovo volto delle organizzazioni criminali. Le nuove generazioni infatti sono persone colte, preparate e plurilingue, con importanti e quotidiane relazioni internazionali al servizio del business mafioso che, proprio grazie a loro, assume e consolida un carattere transnazionale e globale.

Secondo il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini: “Le agromafie sono diventate molto più complesse e raffinate e non vanno più combattute solo a livello militare e di polizia ma vanno contrastate a tutti i livelli: dalla produzione alla distribuzione fino agli uffici dei colletti bianchi dove transitano i capitali da ripulire, garantendo al tempo stesso la sicurezza della salute dei consumatori troppo spesso messa a rischio da truffe e inganni solo per ragioni speculative”.

Aggiornato il 20 febbraio 2019 alle ore 12:52