Lo spread a quota 335 punti, poi scende

L’altalena dello spread preoccupa i mercati e l’Unione europea. Il differenziale tra Btp e Bund è tornato sotto quota 330, a 329 punti base, dopo aver toccato un massimo di seduta a 335 punti base. Il rendimento del decennale italiano è in calo al 3,64 per cento. La Borsa di Milano ha perso l’1 per cento, assolutamente in linea con gli altri listini europei. Piazza Affari è risultata fortemente appesantita dal calo delle banche mentre lo spread tra Btp e Bund tedesco è salito. L’attenzione è ancora tutta concentrata sulle decisioni della manovra italiana in relazione al confronto con l’Ue.

Frattanto, si registra una partenza debole il Btp Italia, il primo emesso da quando è entrato in carica il governo gialloverde. Nella prima giornata di collocamento del Btp indicizzato all’inflazione, che offre una cedola minima dell’1,45 per cento, sono stati raccolti solo 481,3 milioni di euro. Un vero e proprio flop. Solo in un’altra occasione, nel giugno del 2012, il Btp Italia aveva fatto peggio, con sottoscrizioni ferme a 218 milioni di euro.

Tra le banche in calo Carige (-5,5 per cento), nel giorno del Consiglio d’amministrazione. Male anche Ubi (-3,3 per cento), Banco Bpm (-4,5 per cento), Unicredit (-2,9 per cento), Mps (-3,2 per cento) e Intesa (-2,3 per cento). In rosso Tim (-1,8 per cento), dopo la fiammata di ieri con la nomina di Luigi Gubitosi ad amministratore delegato e l’ipotesi sempre più concreto dello scorporo della rete. Con un listino principale quasi completamente in rosso, bene Enel (+1,6 per cento), nel giorno del nuovo piano strategico 2019-2021 che prevede investimenti per 27,5 miliardi ed un dividendo minimo per azione per l’intero periodo, in crescita di anno in anno.

Le Borse europee aumentano le perdite, appesantite dal calo del comparto bancario. Tra gli investitori restano le preoccupazioni sono legate alle tensioni commerciali. Sullo sfondo, oltre alla questione italiana, anche le tensioni politiche interne in Francia e in Gran Bretagna, ancora alle prese con il dibattito sulla Brexit. L’euro è stabile sul dollaro si attesta a 1,1427 a Londra. L’indice d’area Stoxx 600 cede lo 0,8 per cento. In rosso Francoforte (-1,2 per cento), Parigi (-0,9 per cento), Londra (-0,5 per cento) e Madrid (-1 per cento). Nel comparto bancario (-1,9 per cento) sono in rosso Credit Suisse (-4 per cento), Deutsche Bank (-4,5 per cento), Bnp Paribas (-1,9 per cento), Banco Santander (-1,7 per cento). In negativo anche i titoli tecnologici (-2 per cento), in scia con le forte perdite di ieri del Nasdaq. Procedono in calo Siltronic (-5 per cento), Nokia (-2 per cento), Logitech (-2,3 per cento). Seduta in calo anche per le Tlc (-1,6 per cento) con Iliad (-3,2 per cento), Vodafone (-2,3 per cento), Vivendi (-2,1 per cento) e Orange (-1,3 per cento). A Parigi, amplia il calo Renault (-3,6 per cento) dopo l’arresto del presidente Carlos Ghosn.

Aggiornato il 20 novembre 2018 alle ore 12:33