Nissan Renault, arrestato il presidente Ghosn

Carlos Ghosn è stato arrestato. Brasiliano di origini libanesi, l’amministratore delegato dei gruppi automobilistici Renault e Nissan è stato fermato a Tokyo. Nissan ne ha già chiesto la rimozione dalla carica di presidente e il licenziamento. Il 64enne manager avrebbe utilizzato dei fondi della società. Nelle comunicazioni ufficiali avrebbe ridotto, solo formalmente, la somma del proprio compenso. Le autorità giapponesi lo messo sotto indagine per violazione della legge finanziaria. La notizia ha fatto crollare in Borsa i titoli delle società dell’alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi. Era stato proprio Ghosn a sviluppare i marchi, portandoli l’anno scorso al primo posto mondiale per vetture vendute: 10,6 milioni di euro.

Il titolo di Renault ha perso oltre il 12 per cento, quello di Nissan di oltre il 10 per cento. Emmanuel Macron ha dichiarato “la Francia sarà estremamente vigile per preservare la stabilità dell’alleanza e del gruppo”. L’indagine avrebbe preso il via dalla segnalazione di un dipendente. Ghosn è arrivato in Renault nel 1996, risalendo le gerarchie. Nel 1999 è stato nominato amministratore delegato di Nissan, quando era sull’orlo della bancarotta. Lo scorso anno, il manager avrebbe incassato 8,5 milioni di dollari per il suo incarico in Nissan e Mitsubishi, e 8,4 milioni per quello in Renault.

Aggiornato il 19 novembre 2018 alle ore 18:23