Fisco, tasse, tributi: l’esperto risolve

Torna anche questa settimana la rubrica del dottor Alfredo Annibali, commercialista di Roma, che settimanalmente risponde ai quesiti dei lettori in materia fiscale e tributaria. Il dottor Annibali vanta un’esperienza trentennale nel settore ed è anche Revisore legale e Perito del Tribunale civile di Roma. Domande e risposte per aiutare il contribuente a destreggiarsi meglio nell’intricato mondo del fisco.

Giovanni da Roma mi chiede: sono un pensionato e vorrei trasferirmi all’estero per beneficiare del minor costo della vita (Canarie nel caso di specie), ma continuerò ad essere tassato anche in Italia? E comunque come mi devo comportare per essere nel pieno rispetto delle regole? Sono molti i nostri concittadini che decidono di trasferirsi più per necessità che per convinzione, personalmente la ritengo una sconfitta del nostro paese. Al di la delle mere considerazioni personali ricordo sempre di leggere bene le convenzioni che l’Italia stipula con gli altri paesi per evitare la doppia imposizione e poi di trasferirsi realmente nell’altro paese. Ovverosia cancellarsi da quella italiana, iscriversi all’Aire (Anagrafe degli italiani residenti all’estero) e ottenere quella del paese di destinazione. Ricordo che non risulta molto credibile colui che vive in un’altra nazione ma poi usa con disinvoltura le carte di credito in Italia per la maggior parte del tempo o addirittura mantiene delle utenze attive, insomma mai ingannare il fisco.  

 Mario da Ferrara: dovrò andare all’estero per motivi di lavoro e non potrò rientrare prima della metà di ottobre, farò ugualmente in tempo a presentare la dichiarazione dei redditi? Quest’anno si. I termini per l’invio telematico sono stati stabiliti al 31 di ottobre ma ciò non toglie che i versamenti debbano essere eseguiti  nei giorni stabiliti (anche questi modificati). Se si va oltre si può sempre beneficiare del ravvedimento operoso, insomma tutto sommato può stare tranquillo. 

Giacomo da Salerno: non ho ancora ricevuto tutte le certificazioni di reddito di lavoro autonomo, ma quale era la scadenza, e come posso fare in caso di mancata consegna? Ogni anno questo problema si ripropone. La scadenza per la consegna cartacea era al 31 di marzo (anticipata al 07 marzo per i redditi inseribili nel 730 precompilato) mentre l’invio telematico è fissato al 31 di ottobre. In caso di mancata ricezione sollecitare subito via pec o raccomandata il proprio cliente e magari informare alche la Gdf. Questo perché in teoria (ma neanche tanto) l’Agenzia delle Entrate potrebbe disconoscere quelle ritenute subite ma non certificate. Conservare quindi sempre le copie dei bonifici ricevuti ma ricordo a tutti che potrebbe non essere sufficiente in quanto secondo la Corte di Cassazione il percipiente è responsabile in solido con il soggetto erogante per il mancato versamento della ritenuta; tradotto il lavoratore non potrà portare in diminuzione la ritenuta subita ma non certificata ma potrà fargli causa per riaverla, insomma oltre al danno la beffa...

Aggiornato il 18 maggio 2018 alle ore 13:55