Fisco, tasse, tributi: l’esperto risolve

Torna anche questa settimana la rubrica del dottor Alfredo Annibali, commercialista di Roma, che settimanalmente risponde ai quesiti dei lettori in materia fiscale e tributaria. Il dottor Annibali vanta un’esperienza trentennale nel settore ed è anche Revisore legale e Perito del Tribunale civile di Roma. Domande e risposte per aiutare il contribuente a destreggiarsi meglio nell’intricato mondo del fisco.

Vanessa da Roma mi domanda: devo rilevare insieme ad altri soci una piccola attività di commercio al dettaglio e siamo indecisi su quale modello societario scegliere, mi potrebbe consigliare o quantomeno spiegare le differenze tra un tipo e l’altro? Questo tipo di domanda è abbastanza ricorrente e già altre volte me ne sono occupato su questa rubrica. Ad ogni buon conto le principali diversità sono:

  • Nella srl i soci rispondono solo per la quota versata di capitale mentre nelle società di persone anche con il loro patrimonio personale;
  • Ogni anno la srl (società di capitali) deve depositare il bilancio in Camera di Commercio e rispettare tutto il formalismo previsto dal Codice Civile (convocazione assemblea soci, predisposizione progetto di bilancio, redazione dei relativi verbali, etc) mentre nelle Snc o similari no. Inoltre ricordo che i soci non possono prendere soldi dalla società se non dopo formale delibera assembleare a meno che non prestino la loro opera come amministratori o dipendenti e in questo caso si devono attenere alla busta paga o a quanto assegnato loro dall’assemblea. Se del caso tutti i soci possono optare per la “trasparenza fiscale” ovverosia i redditi prodotti dalla società vengono tassati in capo a loro indipendentemente dalla effettiva percezione, questo elimina quantomeno la ritenuta sugli utili distribuiti.
  • Gli amministratori devono essere iscritti alle gestioni previdenziali previste dall’Inps e rispettare gli obblighi assicurativi Inail (idem per i soci di snc).
  • La contabilità è per forza ordinaria (a differenza delle società di persone) e ciò comporta che tutti i giorni deve essere redatta la prima nota con ovvio aumento dei costi amministrativi.

Detto ciò, e non avendo la pretesa di essere esaustivo in queste poche righe, le società di capitali hanno l’indubbio vantaggio della limitazione della responsabilità patrimoniale, ma forse per attività di medio piccole dimensioni converrebbe optare per una forma societaria più snella e meno ingessata da norme nate per soggetti più strutturati.

Luigi da Messina: nell’accedere al mio 730 precompilato mi sono accorto che ci sono spese mediche che non volevo inserire, ma sono obbligato a farlo ed eventualmente come faccio ad oppormi? No, non è obbligato e per opporsi basta non comunicare al farmacista il proprio codice fiscale oppure, se trattasi di prestazioni mediche (o similari), negando l’autorizzazione all’invio. Altrimenti, se si è in possesso delle credenziali di accesso, anche dall’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate.

 

Aggiornato il 13 aprile 2018 alle ore 17:41