Fisco, tasse, tributi: l’esperto risolve

Puntuale anche questa settimana la rubrica del dottor Alfredo Annibali, commercialista di Roma, che settimanalmente risponde ai quesiti dei lettori in materia fiscale e tributaria. Il dottor Annibali vanta un’esperienza trentennale nel settore ed è anche Revisore legale e Perito del Tribunale civile di Roma. Domande e risposte per aiutare il contribuente a destreggiarsi meglio nell’intricato mondo del fisco.

Claudio da Roma mi domanda: amministro un’azienda che a fine 2017 ha investito e sta investendo notevolmente in campagne pubblicitarie nel settore della carta stampata confidando nel “contributo indiretto” derivante dal credito d’imposta per tali tipologie di spese, ma se ne sa qualcosa di più? Sì, ma non come tutti speravamo. Ad oggi è uscita una comunicazione direttamente dal dipartimento per l’informazione e l’editoria che specifica che per l’anno 2017 il credito riguarda solamente gli oneri per le pubblicità effettuate sulla stampa anche on-line e che la domanda dovrebbe essere presentata utilizzando un’apposita piattaforma dell’Agenzia delle Entrate in una finestra temporale dal 1° al 31 marzo (viene definita “una prenotazione”). Trovo quantomeno singolare (ma questa è una mia opinione) definirla tale e al più potrebbe riguardare il pregresso ma non il futuro. Speriamo quindi in certi e celeri chiarimenti visto che i termini ivi indicati sono già prossimi alla scadenza.

Giacomo da Savona: vorrei aderire alla rottamazione delle cartelle bis ma devo presentare un'unica domanda o tante quante sono le cartelle interessate? Entrambe le procedure sono corrette, ma le consiglio di procedere “per singolo atto” e questo perché l’eventuale bocciatura di uno non le pregiudicherebbe gli altri. Anzi, sarebbe meglio prima di presentare l’istanza di adesione di richiedere anche una rateazione (sempreché non sia già stata fatta) per non perdere il beneficio della dilazione in caso di bocciatura della richiesta.

Antonella da Napoli: amministro una società attualmente oggetto di controllo da parte della Guardia di finanza. Temo che alcune fatture derivanti dalla passata gestione siano oggettivamente inesistenti, posso versare l’indebito con l’istituto del ravvedimento operoso? No e questo è stato recente ribadito dall’ultimo “Telefisco” e non perché sia in corso la verifica ma proprio perché tale comportamento costituisce reato.

Luciana da Ancona: ha senso secondo quanto sostiene l’opinione comune non ritirare le raccomandate che palesemente sono riferibili all’Agenzia delle Entrate? No, anche a me capita spesso di sentire simili affermazioni ma se il postino non trova nessuno al recapito o si rifiuta il ritiro, il plico viene riportato in ufficio dando luogo all’istituto della “compiuta giacenza”. Passati quindi dieci giorni lo si considera comunque notificato e di fatto il procedimento si mette in moto senza poi averne alcuna cognizione.

Aggiornato il 16 marzo 2018 alle ore 08:02