Patuelli: “Riforma del diritto fallimentare per ridurre Npl”

“Quando verranno sciolte le Camere mi auguro che il Governo Gentiloni resti in carica nella pienezza dei suoi poteri e possa varare finalmente la riforma del diritto fallimentare”.

È l’auspicio del presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, intervistato dal quotidiano La Stampa. Perché lo ritiene “il rimedio migliore per smaltire gli Npl, i crediti deteriorati delle banche. Se i tempi della giustizia saranno più brevi è ovvio che recuperare un credito deteriorato sarà più facile. Va detto comunque che i nostri istituti hanno già ridotto di un quarto in otto mesi il peso degli Npl”.

Ci sarà una nuova ondata di aggregazioni nel sistema bancario? “Nel 2018 - spiega - verrà completata la fase del consolidamento. L’Italia, che ha 60 milioni di abitanti, passerà dalle circa 700 banche del 2016 a circa 110, considerando gruppi bancari e banche indipendenti. Praticamente quante ne hanno paesi come il Belgio, che hanno solo dieci milioni di abitanti”. Cosa pensa del caso Etruria? “Fare una campagna elettorale su un caso largamente coperto da segreto giudiziario non appartiene al rafforzamento della ripresa - risponde - I magistrati devono decidere con sentenze chi ha avuto responsabilità dei dissesti e auspico che facciano presto”.

Aggiornato il 04 dicembre 2017 alle ore 10:39