Abbiamo vinto un calice di champagne

Se fossimo partiti da zero nell’accordo fra Stx e Fincantieri il risultato di oggi sarebbe un ottimo risultato, oltre che il riconoscimento del nostro potere contrattuale sul piano internazionale. La storia vuole però che non solo non si è partiti da zero, ma gli accordi decisi con François Hollande davano a Fincantieri la maggioranza più ampia nell’assetto societario. Inutile spiegare cosa significhi in operazioni di questo tipo avere il 65 per cento di azioni oppure il 50 per cento più un’azione in prestito temporaneo e condizionato da patti scritti dai francesi.

Insomma, parliamoci chiaro, è un “contentino”, una classica sconfitta sulla quale si è messa una zolletta di zucchero per evitare che l’Italia perdesse la faccia. Ecco perché viene da ridere a leggere i titoli della grande informazione, che magnificano Gentiloni e il Governo per il risultato ottenuto nella trattativa Stx-Fincantieri. Statene certi che se fosse stata la Germania a trattare con Hollande l’acquisizione del 65 per cento di Stx, anche con Emmanuel Macron quel 65 per cento sarebbe andato ai tedeschi senza discussione, punto. Ovviamente con l’Italia no, con noi il problema non si pone, con noi si può trattare fino a stravolgere l’accordo iniziale.

Insomma, hanno vinto i francesi che sono riusciti a scippare un’acquisizione favorevole a noi, che al contrario sarebbe dovuta andare in porto (a proposito di navi) così come in origine. Altro che vittoria dell’Italia e di Paolo Gentiloni; abbiamo subito e ottenuto la decima parte di quello che avevamo in mano e che era stato deciso con la Francia di François Hollande. La verità è che siamo deboli, siamo deboli nel mondo e debolissimi in Europa, ecco perché ci trattano così e ci costringono ad accettare. Del resto abbiamo abituato i partner a fare shopping a piacimento nei nostri confini senza stabilire una sorta di regola di reciprocità intellettuale.

Si tratta di regole che ovviamente nel libero mercato non possono scriversi, ma possono discutersi se si è forti, se si ha potere contrattuale e se si pesa nel sistema europeo. Ecco perché in Italia si può comprare stabilendo dove, come e quanto, ma in caso contrario scattano semafori e barriere. Siamo dunque più fragili che mai. Del resto in venticinque anni dal quarto posto fra le potenze del mondo siamo scivolati in serie B, per cui o bere o affogare. L’accordo Stx-Fincantieri è un accordo al ribasso, del tipo prendere o lasciare, e il Governo Gentiloni non potendo fare altro ha detto: “Così”. Qualcuno per consolarci dirà meglio questo che i calci nel sedere, ma state tranquilli che continuando in questo modo prima o poi e purtroppo potrebbero arrivare anche quelli...

Aggiornato il 28 settembre 2017 alle ore 19:02