Fisco, tasse, tributi: l’esperto risolve

Ritorna dopo la pausa estiva la rubrica del dottor Alfredo Annibali, commercialista di Roma, che settimanalmente risponde ai quesiti dei lettori in materia fiscale e tributaria. Il dottor Annibali vanta un’esperienza trentennale nel settore ed è anche Revisore legale e Perito del Tribunale civile di Roma. Domande e risposte per aiutare il contribuente a destreggiarsi meglio nell’intricato mondo del fisco.

Ornella da Bologna: sono titolare di una boutique e frequentemente, specie nel periodo natalizio, mi capita di ricevere somme per buoni regalo, come mi devo comportare? Devo emettere subito lo scontrino fiscale (e versare quindi le relative imposte) oppure devo aspettare che il cliente acquisti la merce per farlo? La tesi che al momento trova maggior seguito è quella di considerare le somme preventivamente ricevute come una mera cessione di denaro e pertanto non rilevante fiscalmente. L’ideale sarebbe avere un registratore fiscale che consenta l’emissione di scontrini con questa dicitura: “esente art. 2 c.3 let.9 Dpr 633/1792” (solo per prevenire eventuali contestazioni nel caso di controlli a fronte di pagamento con bancomat o carte di credito) ed emettere poi regolare documento all’atto della vendita della merce. In alternativa, si può rilasciare al cliente una normale ricevuta in doppia copia per le somme incassate e poi procedere come sopra.

Anna Maria da Roma: al ritorno dalle ferie ho trovato la “gradita” sorpresa da parte del gestore del servizio elettrico di un sollecito di pagamento per bollette con data emissione 2009. Non ho le ricevute perché pensavo andassero conservate per cinque anni, come mi devo comportare? Premesso che sarebbe più giusto rivolgersi ad un avvocato, rispondo in quanto è oramai pacifico che il caso in questione rientra nell’ipotesi di cui al n. 4 dell’articolo 2948 C.C. Quindi risponda sempre per raccomandata eccependo l’avvenuto decorso del termine di prescrizione, starà quindi a loro dimostrare di aver validamente compiuto atti volti ad interrompere tale istituto giuridico. 

Giancarlo da Roma: sono un architetto e mi sono dimenticato di pagare le imposte entro il 21 agosto, posso beneficiare del ravvedimento operoso? Sì, il fatto che si tratta di un termine già prorogato non va ad incidere sull’applicabilità dello stesso.

Elvira da Palermo: l’invio dello spesometro 2017 è stato poi posticipato?  Premesso (per i non addetti ai lavori) che lo spesometro altro non è che una comunicazione all’Agenzia delle entrate di tutti dati delle fatture emesse e ricevute (e questo con finalità anti evasive) dovrebbe essere oggetto di rinvio. Ad oggi (30 agosto) lo si da per certo ma ancora nulla di ufficiale.

Eleonora da Bari: sono proprietaria di un appartamento che mi capita sovente di affittare per brevi periodi a persone che vengono nella mia città per motivi di lavoro, ma è vero che posso optare per la cedolare secca? Sì e grazie al D.L. 24.4.2017, n. 50 che ha ufficializzato quanto già ammesso da tempo dall’Agenzia delle entrate ma riconoscendo il beneficio (ricordo che l’aliquota è del 21 per cento) anche nel caso di fornitura di servizi accessori quali il lavaggio e la sostituzione della biancheria e pulizia dei locali.

Aggiornato il 30 agosto 2017 alle ore 14:04