La Bce lascia i tassi invariati e conferma il Quantitative easing

La Bce lascia i tassi di interesse invariati (quello principale è allo 0%, mentre quello sui depositi resta negativo allo -0,4%) e conferma il piano di “quantitative easing” a 60 miliardi di euro mensili, pronta ad ampliarlo “in termini di entità o durata” in caso di peggioramento dell’economia. Secondo il presidente della Bce, Mario Draghi, i rischi sulla crescita dell’area euro sono in gran parte bilanciati, ma la ripresa che procede è rallentata dal lento tasso delle riforme. Draghi sottolinea che il board della Bce ha deciso all’unanimità di non fissare una data precisa per quando considerare cambi al programma di stimoli. Il confronto al riguardo potrebbe avvenire in autunno.

Il quantitative easing proseguirà, insomma, fino a quando la Bce non vedrà un sostenuto aumento dell’inflazione. Draghi spiega che gli acquisti saranno a un ritmo di 60 miliardi al mese almeno fino a dicembre. Per il presidente della Bce “dopo un periodo lungo stiamo finalmente sperimentando” una “ripresa robusta”: ora “dobbiamo aspettare che i prezzi e i salari seguano. L’area euro ha ancora bisogno di stimoli perché l’ultima cosa che la Bce vuole sono condizioni finanziarie stringenti. L’inflazione non è dove vorremmo e dove dovrebbe essere”. La Bce deve essere ‘‘tenace, paziente e prudente” e un “sostanziale grado” di politica monetaria accomodante è “ancora necessario” per favorire una ripresa dell’inflazione.

Secondo gli analisti, il comunicato di ieri avrebbe potuto escludere per la prima volta da mesi questo riferimento ad un possibile aumento del Qe. L’istituto bancario europeo ha invece ribadito che manterrà i tassi al livello attuale per un periodo prolungato e “ben oltre l’orizzonte del piano Qe”. Come già avvenuto in occasione della riunione del board di giugno, nel comunicato che fa seguito all’annuncio sui tassi non viene fatto riferimento all’eventualità di un taglio del costo del denaro. L’euro è sceso ai minimi di giornata dopo l’annuncio dell’istituto di Francoforte, mentre i mercati hanno consolidato l’andamento rialzista.

Aggiornato il 21 luglio 2017 alle ore 13:50