Manovre fra Bpm-Poste e Cdp per un terzo polo del risparmio gestito

Un grande polo del risparmio gestito, il terzo italiano, che competa con Generali, Eurizon (Intesa) e Amundi e metta assieme forze pubbliche e private. A questo punta l'operazione fra BancoBpm e Poste su Anima che coinvolgerebbe, secondo quanto sottolinea il Sole24 ore, anche la Cdp, candidata a rilevare una quota del futuro soggetto. Un cda di Anima sarebbe previsto già lunedì 10 luglio per discutere il primo passo del riassetto. Il Ceo di BancoBpm Giuseppe Castagna, lo scorso maggio, alla presentazione dei conti aveva spiegato come il gruppo doveva decidere sul riassetto del settore e delle due società, Aletti Gestielle (posseduta al 100%) e Anima Holding (partecipata al 14,6% e che vede Poste nel capitale al 10,3%): “o le metteremo insieme ma dovremmo parlarne con un partner”, e questo dipende anche “dall'intenzione da parte di Poste di essere ancora un consolidatore del sistema o meno”.

Il riassetto immaginato ora vedrebbe la cessione da parte di BancoBpm di Aletti ad Anima in cambio di una liquidazione cash (e contestuale allungamento dell'accordo distributivo). In Anima confluirebbe successivamente anche BancoPosta Fondi creando così un campione nazionale in grado di giocare un ruolo di primo piano nel panorama italiano. Per Poste il riassetto sarebbe l'occasione per recuperare la chance persa a fine 2016 con la cessione di Pioneer da parte di Unicredit, finita ai francesi di Amundi. In quell'occasione la Cdp, che di Poste controlla il 35%, aveva partecipato alla cordata immaginata da Poste con Anima e si era detta delusa dalla decisione di Unicredit di preferire l'offerta dei francesi da 3,5 miliardi di euro. E ora la Cassa sarebbe disposta a rilevare da Poste, post riassetto, una partecipazione del 10-15% 'alleggerendo' così anche l'esposizione della società guidata da Matteo del Fante. I numeri del nuovo soggetto, secondo un rapporto di Intermonte, sono di tutto rispetto: la combinazione delle tre società (Anima, BancoPosta e Aletti) può contare su masse di 169 miliardi di euro, lontano certo dai primi due posti (Generali 470 miliardi, Intesa 384 miliardi) ma vicino a Amundi-Pioneer (190 miliardi).

Aggiornato il 10 luglio 2017 alle ore 13:46