l’Intervista a Cristina Ciferri, presidente Anpa

“In Italia non viene mai data la giusta importanza alla formazione orientata al ‘saper fare’. È per questo che da oltre venti anni, con la mia scuola, propongo moduli formativi finalizzati all’inserimento diretto nel mondo del lavoro attraverso l’apprendimento di mestieri artigiani che hanno reso grande il made in Italy nel mondo”.

A parlare è Cristina Ciferri, presidente dell’Accademia Nazionale Professioni Alberghiere (Anpa), la prima scuola-albergo d’Italia specializzata nei settori dell’hotellerie e della ristorazione, oggi impegnata in un nuovo progetto studiato con Andrea Fassi, amministratore delegato del Palazzo del Freddo, in collaborazione con la Confederazione nazionale dell’artigianato (Cna) e delle Piccole e medie imprese di Roma: l’Ateneo del Gelato Italiano.

“C’è sempre tanta confusione sulle caratteristiche che rendono un gelato realmente artigianale ma il comparto gode di ottima salute, è in crescita costante. Per questo ho scelto l’eccellenza, per me rappresentata dalla storia ultracentenaria del Palazzo del Freddo, e ho voluto che il laboratorio Fassi ospitasse i corsi per formare maestri gelatieri. Un tipo di formazione perfetta sia per chi vuole specializzarsi dopo il diploma o la laurea ma anche per chi magari è rimasto fuori dal mondo del lavoro e vuole tornare a farne parte da protagonista, avendo in mano un mestiere e la possibilità di aprire un’impresa in proprio”.

Come sono organizzati i corsi dell’Ateneo?

La scuola è attiva presso la gelateria Fassi di via Principe Eugenio all’Esquilino (Roma). Siamo in grado di offrire corsi collettivi e individuali, questi ultimi tagliati su misura prendendo come riferimento gli obiettivi degli allievi. Spesso non tutti sono allo stesso livello. Qualcuno ha bisogno di perfezionarsi, altri esprimono preferenze su determinati settori. Oltre ai corsi base e avanzato da gelatiere, proponiamo moduli monografici su particolari specialità di gelateria o pasticceria, con una sezione dedicata alle metodologie e alle tecniche di produzione del gelato gourmet, vegano e gluten free.

Come si sviluppa la collaborazione con la Cna?

Parte dei nostri corsi è dedicata ad aspetti pratici, per esempio come aprire un’attività in proprio e come rispondere agli adempimenti normativi. I professionisti di Cna saranno impegnati in attività di docenza e, come associazione, metteranno a disposizione tutte le competenze per assistere i nostri allievi che vorranno in futuro aprire una gelateria.

Ha voluto dare alla scuola un carattere internazionale, perché?

Roma è una città aperta e, in tanti anni di attività, ho riscontrato molto interesse da parte dei cittadini stranieri nei confronti delle nostre tradizioni. Il made in Italy è sempre molto apprezzato, così come il desiderio di imparare un mestiere. Dico sempre che il gelato artigianale, per la sua bontà e caratteristiche principali, parla tutte le lingue del mondo. Così sarà anche la nostra scuola, dove potranno essere attivati corsi in lingua inglese e in altri idiomi. Recentemente abbiamo portato in degustazione due gusti, ispirati a dessert tipici di Russia e Polonia, in eventi organizzati dall’Associazione Amici della Grande Russia e dall’Istituto di cultura polacco, riscuotendo ottimo successo. Il gelato italiano è una bandiera del made in Italy. Vogliamo essere i principali portavoci della cultura del vero gelato artigianale.

Aggiornato il 26 giugno 2017 alle ore 17:49