Luiss Enlabs: “Investor Day”

Uno dei mantra più diffusi è sostanzialmente il conversare sull’innovazione soprattutto nel suo rapporto con le startup che, in numerosi casi, viene presentato in maniera coincidente. Ma quale dovrebbe essere il senso dell’innovazione? Esso corrisponde innanzitutto ad un approccio mentale, alla capacità di avere una visione e tradurla nella realtà, al dare origine ad un ecosistema in grado di suscitare e sviluppare un cambiamento.

Quest’ultimo non corrisponde limitatamente ad una innovazione di prodotto, processo o bene, ma costituisce uno strumento essenziale di competitività in un mercato globale di riferimento. In questo contesto lo startupper è una sorta di moderno capitano coraggioso il quale, anche con una piccola imbarcazione, non ha paura di affrontare il mare aperto. Egli non è il simpatico e scanzonato Jack Sparrow della saga “Pirati dei Caraibi”, bensì un talento con un’alta formazione che traccia la sua rotta con l’ausilio del satellitare. Dove poter trovare tutto questo? Una risposta è nell’Investor Day della Luiss Enlabs, evento che ha concluso il relativo programma di accelerazione, che è stato moderato dal direttore Augusto Coppola con l’ausilio dell’A.d. della LVenture Group Luigi Capello.

Sul palco dell’acceleratore capitolino di via Marsala sono salite 5 nuove startup di fronte ad una sala gremita di un pubblico composto da investitori, grandi aziende e stampa. Le soluzioni proposte dalle startup sono state ricche e variegate: “Big Profiles” ha presentato una modalità di intelligenza artificiale che offre alle aziende una profilazione di qualità dei clienti e una loro predizione di comportamenti. “2Hire” è un’app con cui è possibile assicurarsi il monitoraggio di un’auto, ovvero alle funzioni del telecomando vengono aggiunte ad esempio quelle dello stato del motore, consumo carburante, posizione Gps. “Dive Circle” è una piattaforma rivolta ai viaggi esperienziali, consente tutto l’anno di organizzare in pochissimi minuti il turismo subacqueo, è un portale indirizzato agli amanti del mare e del diving. “Medyx” offre un servizio “sociale”, permette a pazienti dimessi da ospedali e cliniche di ricevere gratuitamente l’avviso dei farmaci prescritti e da assumere. “Playwood” può essere definito una sorta di “Lego 2.0” dato che consente di personalizzare l’arredo di case, coworking ed eventi con connettori che permettono di assembleare pannelli di legno sul modello del lego. Una delle novità di questa edizione dell’Investor Day è stata la collaborazione con HiTalk, un format con cui due eccellenze italiane hanno raccontato una storia. La prima testimonianza è stata quella di  Armando Biondi, cofondatore della startup “AdEspresso”, che ha fatto una exit (vendita ad altra grande azienda, ndr) tra le più importanti in Italia. Biondi ha illustrato gli errori da evitare per le startup secondo un modello “americano”: concetti brevi tipo slogan con il supporto di slide e look casual. Il secondo testimonial è stato Salvatore Aranzulla, fondatore di uno dei siti più visitati in Italia: Aranzulla.it.

In questo caso, in rigorosa giacca e cravatta, vi è stata una intensa narrazione della propria esperienza di startupper di successo. Inoltre, è stata indicata tra le righe una terza via all’exit o alla Pmi innovativa e che ricalca la migliore tradizione dei capitani d’industria italiani in versione 2.0. La conclusione dell’evento è stata affidata a Mattia Corbetta, della segreteria tecnica del ministero dello Sviluppo Economico, il quale ha sinteticamente delineato le politiche nazionali che stanno rendendo il nostro Paese tra i più business friendly per le startup e i loro investitori. Un’altra importante nota in riferimento alla Luiss Enlabs è che la struttura e le sue startup “Direttoo”, “Manet”, “Moovenda”, “Social Academy” e, in un progetto futuro “DiveCircle”, sono state oggetto  di una lezione di studio come best practice nel corso del Master in “Linguaggi del turismo e comunicazione interculturale” dell’Università Roma Tre. Le prassi utilizzate e le attività svolte nell’acceleratore romano, infatti, sono in linea con quelle d’avanguardia nella Silicon Valley, consentendo agli studenti dell’Ateneo romano di entrare in contatto con approcci metodologici di analoghe realtà d’Oltreoceano. Detta lezione è stata tenuta dalla sottoscritta con l’ autorevole presenza della precedente direttrice del Master professoressa Marinella Rocca Longo e del professor Michele Barchiesi. I due eventi si sono susseguiti e sono terminati il 18 maggio.

Aggiornato il 25 maggio 2017 alle ore 17:42