Export italiano in forte crescita a marzo: +14,5%

mercoledì 17 maggio 2017


L'export italiano è in forte crescita a marzo. L'Istat rileva un aumento del 4% su febbraio e del 14,5% rispetto al 2016 (dati grezzi), il livello più alto da oltre cinque anni. Per trovare un balzo maggiore bisogna tornare a agosto 2011 (quando era stato del 15,2%). Nel primo trimestre 2017, rispetto al trimestre precedente, l'export italiano aumenta del 3% e l'avanzo della bilancia commerciale raggiunge 6,7 miliardi (+15,6 miliardi al netto dei prodotti energetici). Lo comunica l'Istat. L'espansione coinvolge entrambe le principali aree di sbocco, con una crescita più intensa per i paesi extra Ue (+4,7%), rispetto all'area Ue (+1,6%). Le importazioni registrano una crescita di "poco superiore a quella delle esportazioni", si legge nel testo, del 3,3%.

Tra i Paesi dell'area Ue, i mercati più dinamici per le esportazioni italiane sono Romania (+25,2%), Polonia (+24,5%) e Spagna (+23,4%). Le importazioni a marzo risultano stazionarie sul mese e in aumento sull'anno del 16,3%, sulla spinta del petrolio greggio (+68%) e dei prodotti petroliferi raffinati (+59,2%). Il surplus commerciale è di 5,4 miliardi, in crescita dai 5,2 miliardi di marzo 2016. L'Istat spiega inoltre che "l'ampio incremento congiunturale dell'export è trainato dalle vendite verso i mercati extra Ue (+6,5% sul mese) mentre per l'area Ue (+2,1%) si registra un aumento più contenuto.

Tutti i principali raggruppamenti di industrie sono in crescita, a eccezione dell'energia (-7,6%). Anche la crescita tendenziale dell'export riguarda sia l'area extra Ue (+15,1% sull'anno) sia quella Ue (+14,1%). Al netto delle differenze nei giorni lavorativi (23 a marzo 2017 rispetto a 22 di marzo 2016), l'aumento risulta più contenuto: +14,1% per l'import e +12,4% per l'export. L'indice dei prezzi all'importazione dei prodotti industriali diminuisce dello 0,4% rispetto al mese precedente ed aumenta del 4,6% nei confronti di marzo 2016. La diminuzione dei prezzi all'importazione dipende principalmente dalle dinamiche del comparto energetico, al netto del quale l'indice registra un aumento dello 0,2% rispetto al mese precedente e dell'1,5% in termini tendenziali.


di Redazione