Presidente Antitrust: "Combattere le spinte contro l'apertura del mercato"

martedì 16 maggio 2017


Gli interventi adottati dall'Antitrust per favorire la concorrenza, "costituiscono solo un tassello, anche se importante, di una più ampia serie di politiche pubbliche e di riforme basate su una visione d'insieme": è quanto afferma il presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del Mercato Giovanni Pitruzzella nella Relazione Annuale presentata alla Camera. Secondo Pitruzzella, tali politiche pubbliche e riforme "devono essere condotte, a livello nazionale ed europeo, per promuovere una crescita inclusiva ed equa".

Per promuovere la concorrenza l'Antitrust ha istituito corsi e conferenze nelle scuole, svolti di intesa con il Miur ed un premio annuale dedicato a studenti e giornalisti. I corsi nelle scuole, ha spiegato Pitruzzella, sono "dedicati al significato della concorrenza e alla tutela del consumatore (sono stati incontrati oltre un migliaio di alunni)". Inoltre è stato recentemente istituito un premio annuale "per chi promuove, tra gli studenti e gli operatori dell'informazione, la cultura della concorrenza e dei diritti del consumatore, l'uso dei social media per far conoscere la nostra attività, i numerosissimi seminari e incontri di studio, con la partecipazione di eminenti studiosi, anche stranieri, e rappresentanti dei nostri stakeholders".

Pitruzzella ha sottolineato in particolare che "è sufficiente pensare al complesso percorso parlamentare del disegno di legge 'annuale' sulla concorrenza, che pare stia approdando per la prima volta alla sua approvazione, sebbene depotenziato rispetto ai suoi iniziali contenuti". E si pensi, sottolinea altresì, "alle reazioni protezionistiche della categoria dei tassisti di fronte alla spinta competitiva proveniente da piattaforme come Uber, ai tentativi di introdurre freni regolatori all'espansione della sharing economy, alle critiche provenienti da più fronti, anche molto autorevoli, contro la liberalizzazione del commercio e alle iniziative legislative regionali dirette a contrastarla, all'opposizione nei confronti dell'implementazione della 'direttiva Bolkestein' sulla liberalizzazione dei servizi". Mentre rispetto alle liberalizzazioni lasciate a metà cita il caso del mercato elettrico "dove la maggioranza degli utenti domestici (68%) è rimasto nel regime di maggior tutela".

L'Autorità garante si augura in particolare che venga approvato il ddl concorrenza anche perché, viene spiegato, "dal 2009 sarebbe il primo provvedimento ad essere approvato. Tuttavia ci sono questioni ancora aperte". La concorrenza, ha insistito il presidente, "stimola l'innovazione, favorendo produttività e crescita economica" e se oggi "il tormentato equilibrio tra la sovranità e i mercati tende a spostarsi a favore della prima", indebolimento della concorrenza nei mercati nazionali avrebbe l'effetto di "aumentare le rendite monopoliste, riducendo le possibilità di scelta dei consumatori, innalzando i prezzi di numerosi beni, disincentivando l'innovazione". Secondo Pitruzzella "ne risulterebbero minacciati la crescita economica e il benessere generale".


di Redazione