Arte, cultura e scambi con un occhio alla Cina

La cultura è l’origine e allo stesso tempo la frontiera della competitività del “Made in Italy”, perché è fondata sulla tradizione che sa rinnovarsi e che alimenta lo spirito innovativo, per certi versi unico nel suo genere, dell’Italia che inventa. La cultura produttiva è rappresentata in maniera più evidente da quelle oltre quattrocentomila imprese che operano nel settore dell’export del “Made in Italy” delle eccellenze italiane. L’associazione “Arte Italia Cultura” è riuscita, dopo attente analisi e azioni di marketing, volte a mirare alle strategie dei mercati, a rafforzare non solo gli scambi culturali della nostra penisola, ma anche a trovare canali preferenziali per favorire gli scambi commerciali internazionali che, solo grazie a una sinergia reciproca, si possono ottenere nel modo più soddisfacente. Intervistiamo Giuseppe Colombo, presidente e fondatore dell’associazione “Arte Italia Cultura” sui progetti futuri e sul particolare legame che lega l’associazione alla Cina.

Come nasce e perché l’idea di questa associazione?

L’associazione nasce dall’esigenza di promuovere il “Made in Italy” all’estero favorendo la ripresa economica delle imprese italiane gravate da trent’anni da un governo che non sempre ha saputo reggere un confronto con l’estero, portando il Pil a livelli disastrosi. Noi crediamo fermamente che la cultura italiana sia l’unica ancora di salvezza per l’Italia in quanto conoscenza territoriale, musei, arte, riscoperta delle tradizioni e dei valori sono il motore trainante della ripresa economica e culturale italiana. Per questo ci avvaliamo di professionisti seri e acclarati quale il ricercatore e medico chirurgo Antonio Spano, lo storico dell’arte Adriana Conconi Fedrigolli, artisti di fama internazionale e favoriamo le eccellenze italiane nel settore enogastronomico, l’incremento del turismo in Italia e i confronti culturali con altre nazioni.

L’associazione Arte Italia Cultura in numerosi eventi si è occupata di presentare le eccellenze italiane quale “leitmotiv” di una nostra forza produttiva, creare investitori nei cinque continenti e renderli ambasciatori nel mondo di una “friendship” in grado di soddisfare le esigenze straniere del gusto italiano. Come riuscite a coniugare cultura, economia e apertura alla conoscenza?

Siamo convinti che gli investimenti esteri da parte di Paesi come la Cina (con cui l’associazione ha siglato una partnership), la Russia dove siamo in contatto con il direttore del Museo della Sacra Corona Imperiale, Dubai, Qatar, Spagna e Los Angeles siano di grande aiuto in questo momento per creare nuove infrastrutture per l’arte, restaurare quelle esistenti e aiutare nella crescita le piccole e medie imprese, creando nuove occupazioni e aiutando i giovani a meglio inserirsi nel mondo del lavoro con master direttamente in loco.

“Arte Italia Cultura”, in partnership con l’Associazione “Cina Italia” e con l’eccezionale contributo del presidente di Confassociazioni International, Salvo Iavarone, sarà presente in Cina dal 24 al 31 marzo con la delegazione italiana a rappresentare le eccellenze della nostra penisola. Sarà occasione di approfondimento progettuale per l’internazionalizzazione delle aziende italiane all’estero, sottolineando l’importanza di una collaborazione tra Cina e Italia per la promozione della cultura italiana e per la ripresa economica di un’Italia da troppo tempo depauperata delle sue eccellenze. Cosa ci si aspetta da tali lavori?

Dall’evento in Cina, organizzato dallo stesso governo di cui saremo ospiti e con il supporto del senatore Zhu Yuhua, ci aspettiamo di favorire le aziende italiane nel trovare canali preferenziale per l’export delle materie prime (in questo caso l’enogastronomia italiana) favorendo le stesse nell’incremento e in un maggiore sviluppo, attraverso la creazione di competitività produttiva.

L’evento sarà ripreso dalla televisione cinese ed è prevista una massiccia presenza di giornali internazionali. I lavori sono stati strutturati dallo stesso governo cinese, dal senatore Zhu Yuhua che tra l’altro è anche presidente del Club Ferrari di Shanghai. La Cina guarda al “Made in Italy”, ma quali sono i vantaggi che i nostri imprenditori potrebbero trovare nel continente asiatico?

Come dicevo nella precedente domanda gli imprenditori, oltre ad ampliare il mercato del “Made in Italy” all’estero, usufruirebbero di notevoli vantaggi sia in termini fiscali sia di natura economica. Inoltre l’“italian style” trova in questo momento grande apertura da parte dei Paesi asiatici e non solo.

Nel corso della conferenza sarà illustrato, dalla dottoressa Maria Lorena Franchi, un programma itinerante teso a rafforzare il turismo tra Cina e Italia, creando nuove mappe itineranti per unire la conoscenza dell’arte alla bellezza del territorio e delle degustazioni locali di enogastronomia. Può illustrarci meglio tale progettualità?

Per quanto concerne il progetto turismo che sarà illustrato dalla dottoressa Maria Lorena Franchi, nostra referente presso il Principato di Monaco nel corso della conferenza, è un progetto dove già di base abbiamo accordi con i tour operator di Shanghai per trasferire un milione di turisti all’anno dalla Cina in Italia. Ovviamente il progetto consiste nel creare itinerari fuori dalle consuete rotte già battute e visitare musei, chiese e città in cui si custodiscono capolavori di grande pregio dell’arte italiana. In questa prima fase sarà la dottoressa Adriana Conconi Fedrigolli, coadiuvata da uno staff, con la sua competenza storico-territoriale a disegnare le vie dell’arte. In un secondo momento i turisti potranno gustare i vini e la gastronomia locale abbinando il piacere visivo dell’arte a quello culinario. Quindi arte, moda, enogastronomia, paesaggio e tradizioni in un unico contesto turistico.

Quali sono le iniziative dell’associazione per il 2017?

L’associazione ha in progetto di partire da Napoli con l’esposizione di valenti artisti abbinati all’alta moda italiana e a performance letterarie/poetiche della grande scrittrice Giovanna Mulas, già più volte indicata come premio Nobel per la letteratura italiana. Inoltre torneremo a Shanghai entro l’estate con l’evento moda e cinema italiano e successivamente ad ottobre saremo presenti ancora in Cina al Club Ferrari per i 70 anni della Ferrari e dove cinema italiano, arte, moda e gastronomia saranno il leitmotiv dell’evento. Nel frattempo avremo l’onore di ospitare in Italia la delegazione russa, spagnola e americana e lavorare con loro a una tavola rotonda per diffondere la cultura italiana e lavorare per la pace nel mondo.

Con quali altre nazioni sta collaborando l’associazione per l’implementazione dei rapporti bilaterali con l’Italia?

L’associazione è già in partnership da diversi anni con una delle più grandi organizzazioni mondiali, la “Word Vision”, che con le sue 49 sedi sparse nel mondo già collabora con l’Unicef, la Nato e la Fao. Il supporto istituzionale e rappresentativo dell’Italia ci sarà fornito dall’insostituibile presidente di Confassociazione International, Salvo Iavarone, che in conferenza parlerà dell’importanza dell’internazionalizzazione delle aziende all’estero.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 19:20