Fisco, tasse, tributi: l’esperto risolve

giovedì 2 marzo 2017


Ritorna la rubrica del dottor Alfredo Annibali, commercialista di Roma, che settimanalmente risponde ai quesiti dei lettori in materia fiscale e tributaria. Il dottor Annibali vanta una esperienza trentennale nel settore ed è anche Revisore legale e Perito del Tribunale Civile di Roma. Domande e risposte per aiutare il contribuente a destreggiarsi meglio nell’intricato mondo del fisco.

Innocenzo da Sarzana: entro quale data il mio datore di lavoro mi deve mettere a disposizione il Cud? Premesso che lo stesso è il documento che attesta i redditi (ed i contributi versati dal datore di lavoro) percepiti dai dipendenti esso dev’essere inviato telematicamente all’Agenzia delle entrate entro il 7 marzo p.v. e la copia cartacea consegnata non oltre il 31 sempre di marzo. Segnalo che anche quest’anno si è avuta una proroga in extremis per la consegna e l’invio delle certificazioni dei lavoratori autonomi che dovrà avvenire al più tardi entro il 31 luglio. Va da sé che sarebbe auspicabile farlo prima per permettere a tutti di fare la dichiarazione dei redditi.

Umberto da Ferentino: purtroppo a causa di un trasloco non sono riuscito a fornire al commercialista tutte le fatture relative al 2016 e quindi non ha potuto neanche inviare la Dichiarazione Iva nei termini, entro quando lo posso fare per non considerarla omessa? Entro novanta giorni dalla scadenza e quindi entro il 27 maggio pagando la sanzione (ridotta) di 25 euro. Dopo sarà considerata omessa e non più tardiva.

Vittoria da Crotone: pensionata da poco vorrei accedere al Modello 730 precompilato, mi posso fidare o devo fare attenzione? Mai dare nulla per scontato e quindi controlli sempre che le spese mediche corrispondano alle ricevute in suo possesso o che abbiano considerato eventuali familiari a carico come tali, tanto per fare degli esempi. Dietro il sistema ci sono sempre uomini che possono commettere errori. Le ricordo che prima si deve accreditare presso il sito dell’Agenzia delle entrate.

Ugo da Livorno: ho sentito che sono cambiate le modalità di determinazione del reddito per chi gestisce un’attività d’impresa (sostanzialmente in base agli incassi e pagamenti) ma ai fini Iva cambia qualcosa? No, per l’Iva continuano a valere le vecchie regole e quindi si determina in base alle fatture emesse e ricevute (salvo diversa opzione). Ricordo che comunque il regime per cassa pur essendo quello “naturale” non è obbligatorio e si può optare per quello dei “Registri Iva” (mi si passi l’espressione non proprio corretta).

Gabriella da Spoleto: ho necessità di apporre su un documento la “data certa” ma all’ufficio postale mi hanno detto che dal 2016 non fanno più questo servizio, come posso fare? Premesso che non è esattamente la mia materia posso fornire alcuni suggerimenti. Potreste spedirvelo come allegato ad una “pec” (meglio sarebbe inserire il testo nel corpo della mail) opzione economica e oramai alla portata di tutti oppure rivolgervi ad un notaio (sopportandone i relativi oneri) o provare ad informarsi se il proprio comune garantisce questo servizio. Vi sono anche altri sistemi (marche temporali) ma non proprio alla portata di tutti. Sconsiglio di apporre la marca da bollo che se pur recante la data di emissione non impedisce che la stessa sia apposta successivamente alla creazione del documento.


di Alfredo Annibali