Fisco, tasse, tributi: l’esperto risolve

giovedì 16 febbraio 2017


Ritorna la rubrica del dottor Alfredo Annibali, commercialista di Roma, che settimanalmente risponde ai quesiti dei lettori in materia fiscale e tributaria. Il dottor Annibali vanta una esperienza trentennale nel settore ed è anche Revisore legale e Perito del Tribunale Civile di Roma. Domande e risposte per aiutare il contribuente a destreggiarsi meglio nell’intricato mondo del fisco.

Beatrice da Jesi: Sono un avvocato e ho una cartella esattoriale per dei contributi non versati. La posso rottamare? Sì, o almeno questa è la risposta che ad un recente convegno mi sono sentito dare. Leggendo la stampa specializzata sembrerebbe che anche le altre casse professionali che si avvalgono di Equitalia abbiano riconosciuto tale possibilità, prima fortemente esclusa anche per problemi di bilancio interno. Magari la norma non sarà equa ma va rispettata.

Geremia da Genova: Sullo stesso argomento, entro quando Equitalia deve comunicare le eventuali cartelle rottamabili non ancora notificate? Entro la fine del corrente mese (febbraio). Consiglio comunque a tutti di avviare la procedura in quanto ci si mette al riparo da eventuali azioni esecutive e anche perché nulla vieta di presentare un’ulteriore domanda limitatamente a quelle nuove di cui si sia venuto a conoscenza successivamente.

Milena da Parma: Sempre sulla rottamazione, sono andata allo sportello della locale Esattoria per pagare le rate scadute di ottobre, novembre e dicembre che mi impedivano di accedere a tale beneficio, ma con mio stupore il cassiere si è accorto che ne avevo un paio non pagate precedentemente ed ha imputato il versamento in primis a quelle. A nulla sono valse le mie proteste, che mi sa dire? Che nella loro logica hanno ragione, o meglio si rifanno all’articolo 31 c. 3 del Dpr 602/73 che glielo impone. Quindi in punta di penna sono nel pieno diritto anche se in contrasto con lo spirito della nuova legge. Attendiamo comunque chiarimenti. Faccio al riguardo un piccolo inciso. Chiarito che le rate scadute si possono pagare anche dopo la scadenza occorre tuttavia che ciò avvenga prima della presentazione dell’istanza. Sempre per il problema di cui sopra, c’è chi suggerisce, per chi teme di avere altri importi insoluti, di non pagarli allo sportello ma di usare i bollettini a suo tempo inviati ma personalmente nutro qualche dubbio su tale modus operandi. Ed infine se la rateazione è stata concessa dopo il 24 ottobre allora nessun problema, si rottama tutto a prescindere dal pagamento di quanto risultante dalla dilazione.

Delia da Torino: perplessità sul nuovo regime per cassa. Mi conferma che a far data da quest’anno le rimanenze finali non entreranno a far parte del computo del reddito? Sì, e siamo quasi all’assurdo. Non sterilizzare il costo dell’invenduto di fine anno significa far esporre l’imprenditore ad un’assurda altalena dei redditi perché le perdite degli anni pregressi non sono riportabili in quelli successivi. Ribadisco, come miei altri colleghi, che parlare di semplificazione contabile è quantomeno ottimistico visto che occorre specificare le date di incasso e pagamento anche parziale delle fatture con conseguente aggravio di oneri in capo all’imprenditore.


di Alfredo Annibali