Fisco, tasse, tributi: l’esperto risolve

Ritorna la rubrica del dottor Alfredo Annibali, commercialista in Roma, che settimanalmente risponde ai quesiti dei lettori in materia fiscale e tributaria. Il dottor Annibali vanta una esperienza trentennale nel settore ed è anche Revisore legale e Perito del Tribunale civile di Roma. Domande e risposte per aiutare il contribuente a barcamenarsi meglio nell’intricato mondo del fisco.

Eugenio da Mestre ci chiede da quando sarà possibile procedere all’invio della domanda per la definizione agevolata delle cartelle.

Da lunedì 7 novembre con la pubblicazione on-line del modulo di domanda si è di fatto avviata la procedura. Il modulo è scaricabile al seguente link. C’è tempo fino al 23 gennaio 2017 e non occorre recarsi materialmente presso uno sportello Equitalia ma anche spedirlo via Pec unitamente alla fotocopia di un documento.

Luca da Termoli ci chiede: è sufficiente presentare l’istanza o bisogna specificare la singole cartelle che si vogliono condonare?

No, come si evince dal modulo di domanda e come ampiamente anticipato dalla stampa, vanno elencati gli avvisi che si intendono definire specificandone gli estremi. Sarà poi Equitalia a vagliare la legittimità della richiesta rispondendo entro il 24 aprile 2017.

Giovanni da Udine ci domanda: ho sentito dire che sarà possibile presentare anche la richiesta on-line, è vero?

No, ma via Pec sì. Consiglio quindi, per chi non lo avesse già fatto, di attivare una propria casella elettronica di posta certificata da cui spedire la domanda e su cui ricevere le relative notificazioni.

Giulia da Capri si preoccupa dei tempi ristretti per pagare: è vero che la dilazione massima è di quattro rate trimestrali?

Sì, ma aspettiamo gli eventi. Ricordo a tutti i lettori che il Decreto dovrà essere convertito in legge. “Probabilmente” in questa sede si apporteranno delle modifiche volte ad andare incontro alle esigenze dei contribuenti (e delle casse dello Stato) allungando i tempi di dilazione.

Massimo da Pescara: ho alcune cartelle da pagare e vorrei presentare subito la domanda per bloccare eventuali azioni esecutive ma nel mentre temo che quattro rate siano davvero poche, cosa mi consiglia di fare?

Esprimersi in questi casi è sempre estremamente difficile. Allo stato dell’arte la massima dilazione è di un anno e chi salta una rata perde i benefici della definizione agevolata. Non credo, ma è solo una opinione personale, che una volta presentata l’istanza non si possa modificare nel caso in cui siano mutate le modalità di dilazione, ma ripeto è solo una opinione personale.

Vincenzo da Bari: perché ammettere ai benefici coloro che non hanno mai pagato nulla e penalizzare invece quelli che hanno una rateizzazione in atto “costringendoli” a versare tutte le rate con scadenza 2016?

Probabilmente lo scopo era quello di evitare che una volta avuta notizia della rottamazione si smettesse di pagare con conseguente danno per le finanze dello Stato, ma è una mia idea.

Sandro da Messina: sono in regola con i pagamenti rateali e vorrei aderire alla sanatoria ma la quota parte delle sanzioni già versata è “persa”?

Sì, lo dice esplicitamente il provvedimento ed è facile che dia luogo a non pochi contenziosi.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 19:19