Il Museo nazionale romano apre le porte dei propri depositi

mercoledì 18 gennaio 2023


Il progetto di valorizzazione Depositi (ri)scoperti è costituito da un ciclo di brevi esposizioni per far conoscere al pubblico una grandissima quantità di opere solitamente custodite all’interno dei depositi: migliaia di reperti conservati in questo museo nel museo, come sculture, mosaici, affreschi, oggetti in terracotta, in vetro e in bronzo. Si è aperta il 14 gennaio 2023 e sarà visitabile fino al 19 febbraio, la seconda tappa del ciclo espositivo che, sotto la guida di Ulisse, conduce alla scoperta degli altri: altri popoli, altri mondi, altre culture. Reperti rinvenuti nel corso di più di un secolo di vita del Museo nazionale romano che raccontano l’antichità di Roma ma anche la storia della sua trasformazione, gli scavi, dall’istituzione di Roma Capitale fino ai giorni nostri. Dal viaggio di un solo eroe, Ulisse, si narra quello di un intero popolo, i Romani, e della loro capacità di confrontarsi con popolazioni e realtà tanto diverse.

Il percorso infatti racconta di luoghi e di popoli lontani. Stéphane Verger, direttore del Museo nazionale romano sottolinea: “È nostro dovere far riemergere dai tanti magazzini del museo le opere, i contesti archeologici più significativi. Grazie al programma Urbs, dalla città alla campagna romana finanziato dal Programma nazionale per gli investimenti complementari al Pnrr, il Museo nazionale romano sarà in grado nei prossimi anni di aprire nuovi spazi espositivi che permetteranno di ampliare il percorso museale. Nelle more del completamento dei lavori nelle quattro sedi del Museo, si proporranno delle presentazioni tematiche temporanee nelle quali si riuniranno delle opere poco note, mai viste o da tempo nascoste nei magazzini. Il primo di questi Depositi (Ri)scoperti è il frutto di un proficuo partenariato pubblico-privato, un tipo di collaborazione che si augura possa essere rinnovato e ampliato nel futuro. La scelta del tema – Ulisse e gli altri – è particolarmente adatta al momento che sta vivendo il Museo nazionale romano, che inizia un’impegnativa avventura attraverso la quale contribuirà a traghettare il pubblico verso le nuove realtà del mondo, della Storia e della contemporaneità”.

Esposte nell’Aula XI bis delle Terme di Diocleziano, le opere raffigurano barbari, uomini e donne appartenenti a popolazioni assoggettate, scene di vita quotidiana di terre lontane: una riflessione sul modo in cui gli antichi percepivano e rappresentavano popolazioni diverse, tra stereotipi, diffidenza e curiosità. Il progetto è stato realizzato grazie al sostegno di Anagina, Associazione nazionale agenti imprenditori assicurativi e l’allestimento a cura di Contemporanea Progetti si avvale di un’esposizione immersiva e multimediale ad alto contenuto emozionale.


di Paolo Ricci