Sanremo 72, il successo di Drusilla Foer, ironica e disincantata soubrette

venerdì 4 febbraio 2022


Drusilla Foer ha conquistato il pubblico di Sanremo 72. L’alter ego dell’attore Gianluca Gori ha condotto, insieme ad Amadeus, la terza serata del Festival. “L’anziana soubrette”, come si definisce Drusilla con autoironia, ha preso il microfono e ha incantato gli spettatori del Teatro Ariston. “Senta coso, senta Amedeo – ha esordito – sono una grande interprete, voglio cantare, se ne vada. Cosa dovrei fare? Co-presentare con lei tutta la sera? Ma è un inferno, lei è pazzo, lei mi fa fare la valletta. Se l’avessi saputo mi sarei messa qualcosa di più scosciato, ho anche un bel koala tatuato”. Poi si è rivolta al direttore di Rai 1 seduto in platea: “Coletta, lei non può fare nulla, nemmeno se le dò dei bacini?”. Michele Bravi ha salutato sul palco Drusilla, commossa dalla sue parole, prima di esibirsi: “Sono proprio contento che sei qui. La tua presenza racconta la meritocrazia”. La seconda uscita di Drusilla, nei panni di Zorro, le ha consentito di giocare con l’idea del personaggio en travesti: “Ho pensato a qualcosa di eccentrico, per tranquillizzare tutti quelli che avevano paura di un uomo en travesti, sicché mi sono travestita. Gli uomini con il naso piccolo sono come le Ferrari senza volante secondo me”, chiosa l’attrice mentre si sfila cappello, maschera e mantello. “Che fa, si spoglia completamente?”, chiede il conduttore. “Farei delle grandi sorprese”, la risposta autoironica .

Sono stati 9 milioni 360mila, pari al 54.1 per cento di share, gli spettatori che hanno seguito ieri su Rai1 la terza serata di Sanremo 2022 (dalle 21.30 alle 1.46). Si conferma il trend in crescita rispetto all’anno scorso, quando la terza serata del festival - dedicata alle cover, appuntamento tradizionalmente caro al pubblico - aveva ottenuto in media 7 milioni 435mila spettatori pari al 44.4 per cento di share. La prima parte della terza serata (dalle 21.30 alle 23.42) ha avuto 12 milioni 849mila spettatori con il 53.2 per cento di share; la seconda (dalle 23.46 all’1.46) 5 milioni 455mila con il 56.8 per cento. Nel 2021 la prima parte della terza serata del festival aveva raccolto 10 milioni 596mila telespettatori pari al 42.4 per cento di share, la seconda 4 milioni 369mila con il 50.6 per cento. Gli ascolti sono in linea con l’edizione 2020, quando la terza serata ottenne in media 9 milioni 836mila spettatori e il 54.5 per cento di share.

La kermesse canora ha reso omaggio in apertura di serata al presidente Sergio Mattarella. “Buon lavoro, presidente – ha detto Amadeus – per esprimere la gratitudine e l’affetto che proviamo. Lei è stato un punto di riferimento e lo è stato anche oggi quando ha ricordato l’importanza della cultura, delle arti, del teatro, cinema e musica”. Il conduttore ha voluto offrire a Mattarella un ricordo musicale: “Lei nel 1978 alla Bussola di Viareggio con sua moglie e suo fratello Piersanti era tra i fortunati dell’ultimo leggendario concerto di Mina. E allora ecco Grande grande grande che è quello che pensiamo di lei”.

Standing ovation del pubblico dell’Ariston per Cesare Cremonini, superospite e per la prima volta al Festival di Sanremo al quale non ha mai partecipato neanche in gara in oltre vent’anni di carriera, partita come frontman dei Lunapop. Cremonini ha portato un medley con Nessuno vuole essere Robin, Marmellata 25, Logico, La nuova stella di Broadway e Poetica. Poi ha proposto il nuovo singolo, La ragazza del futuro. Infine, il vecchio successo: 50 Special. Un’altra standing ovation si è registrata grazie all’omaggio per le vittime delle stragi di Capaci e Via d’Amelio avvenute trent’anni fa. Mentre Amadeus ha nominato gli agenti di scorta uccisi, a partire da quelli di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, il pubblico ha applaudito l’ingresso di Roberto Saviano, ospite del Festival. “Ricordare – ha detto lo scrittore –non è un atto passivo, viene da Re-cordari, rimettere nel cuore. Non vuol dire provare nostalgia per Falcone e Borsellino, ma rimetterli in vita sentendoli battere in noi. Molti di noi ancora non c’erano, eppure la loro storia è parte della nostra memoria collettiva, per tutti noi sono simboli di coraggio, che è sempre una scelta, di fronte alla necessità di cambiare le cose si può scegliere o lasciar perdere, ma non scegliere è rendersi complice”. Saviano ha citato gli esempi di Chinnici, Terranova, Saetta, Costa, Giacomelli, Livatino, “uomini e donne di giustizia finiti sotto i colpi delle mafie”.

Questa la classifica generale alla fine della terza serata (dopo il voto della stampa le prime due sere e del televoto e demoscopica 1000 stasera): Mahmood & Blanco, Elisa, Gianni Morandi, Irama, Sangiovanni, Emma, Massimo Ranieri, Fabrizio Moro, La Rappresentante di Lista, Dargen D’Amico, Michele Bravi, Ditonellapiaga e Rettore, Aka 7even, Achille Lauro feat. Harlem Gospel Choir, Noemi, Rkomi, Matteo Romano, Iva Zanicchi, Giovanni Truppi, Highsnob & Hu, Giusy Ferreri, Le Vibrazioni, Yuman, Ana Mena, Tananai. A condurre la quarta serata del Festival di Sanremo, insieme ad Amadeus, è Maria Chiara Giannetta, protagonista di Blanca, la fiction rivelazione della stagione tivù. Stasera vanno in scena i duetti, con le cover. Si tratta di uno degli appuntamenti più amati dal pubblico. Vengono proposte le rivisitazioni di brani degli anni Sessanta, Settanta, Ottanta, Novanta.


di Eugenio De Bartolis