Puntuale anche in questa settimana di fine ottobre la rubrica de “L’Opinione delle Libertà” che vuole dare voce e spazio ai volti noti e a quelli meno conosciuti della letteratura italiana. Questa settimana vi consigliamo “Noi siamo tempesta” di Michela Murgia (Salani).

Michela Murgia è nata a Cabras. Tradotta in tutto il mondo, ha esordito con Il mondo deve sapere, che ha ispirato il film di Paolo Virzì Tutta la vita davanti, e ha scritto, tra le altre cose, il romanzo Accabadora (Premio Campiello 2010) e il pamphlet Istruzioni per diventare fascisti (2018). Autrice per il teatro, voce televisiva e radiofonica, è molto attiva sui social network, dove interviene sull’attualità politica e sociale.

La Storia

Un racconto emozionante su avventure che hanno lasciato il segno in maniera più o meno appariscente. Un percorso ad ostacoli per svelare identità e gesta di persone che spesso sono rimaste in ombra ingiustamente nonostante i loro meriti. Un vortice emozionale in grado di appassionare sin dalle prime pagine, mettendo il lettore in forte empatia con i personaggi.

“La figura del campione solitario è esaltante, ma non appartiene alla nostra norma: è l’eccezione. La vita quotidiana è fatta invece di imprese mirabili compiute da persone del tutto comuni che hanno saputo mettersi insieme e fidarsi le une delle altre. È così che è nata Wikipedia, che è stato svelato il codice segreto dei nazisti in guerra e che la lotta al razzismo è entrata in tutte le case di chi nel 1968 guardava le Olimpiadi. Michela Murgia ha scelto sedici avventure collettive famosissime o del tutto sconosciute e le ha raccontate come imprese corali, perché l’eroismo è la strada di pochi, ma la collaborazione creativa è un superpotere che appartiene a tutti”.

L’unione di spirito è la vera protagonista del libro, a fare da collante tra storie singolari in cui si narrano obiettivi mirati e traguardi raggiunti. Un testo adatto a tutti, dai più giovani ai più maturi, con la possibilità di coglierne sfumature diverse, prendendo spunto per riflessioni esistenziali.

Michela Murgia utilizza tutta la sua esperienza e il suo sapere per realizzare un’opera tanto gustosa quanto didattica.  Abbina infatti uno stile brillante e scorrevole ad una morale sempre costruttiva e mai presuntuosa, dando vita a una splendida tela narrativa.

Aggiornato il 23 ottobre 2020 alle ore 12:17