Venezia 77, l’Italia festeggia la Coppa Volpi a Favino

Chiude in tranquillità la 77ma edizione della Mostra del cinema di Venezia. Controlli e addetti alla sicurezza hanno assicurato il sereno svolgersi del più importante evento italiano (e non solo) del cinema. Centinaia di inservienti, personale di sala, addetti ai controlli hanno monitorato che tutto funzionasse nel rispetto delle regole di sicurezza. La sfida della Mostra sembra esser stata vinta con successo. Per quanto riguarda i premi di questa edizione il Leone d’oro è andato al già favorito Nomadland di Chloé Zhao, quinta regista a vincere Venezia; il Leone d’argentoGran premio della giuria è andato a Nuevo orden del messicano Michel Franco. Il Leone d’argento per la miglior regia è stato assegnato al giapponese Spy No Tsuma (Moglie di una spia) di Kiyoshi Kurosawa, regista giapponese dal cognome noto, ma senza parentela. Il Leone del futuro per la miglior opera prima è stato assegnato a Listen di Ana Rocha de Sousa, alla quale è andato anche il Premio speciale della giuria nella sezione Orizzonti.

Nella medesima sezione l’Italia festeggia il Premio alla miglior sceneggiatura con I predatori di Pietro Castellitto. Ancora nella sezione Orizzonti il premio per la miglior interpretazione maschile va a Yahya Mahayni, protagonista di The man who sold his skin. La miglior interpretazione femminile è invece quella di Khansa Batma, in Zanka Contact. La miglior regia è del filippino Lav Diaz, per Lahi, Hayop. Il premio per il miglior film nella sezione Orizzonti va a Dashte Khamoush (Terra desolata) dell’iraniano Ahmad Bahrami. Il Gran premio della giuria è andato a Cari Compagni di Andrey Konchalovski. Il Premio Marcello Mastroianni per gli attori emergenti è andato al dodicenne Rouhollah Zamani, protagonista dell’iraniano Sun Children di Majid Majidi.

L’Italia festeggia la Coppa Volpi maschile assegnata a Pierfrancesco Favino (nella foto) per il suo ruolo in Padrenostro di Claudio Noce. La Coppa Volpi femminile è stata assegnata all’inglese Vanessa Kirby. Questa edizione si ricorderà per la sobrietà, un festival senza eventi sfarzosi. Lo stesso red carpet è stato “murato” per evitare assembramenti e così si è mantenuto anche nella serata finale. Sicuramente un festival segnato anch’esso dalla pandemia mondiale ma che ha resistito e donato al mondo qualche giorno di bellezza.

Aggiornato il 14 settembre 2020 alle ore 12:53