Venezia 77, presentato il programma

Il presidente Roberto Cicutto e il direttore Alberto Barbera hanno presentato il programma della 77ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, in diretta streaming da Ca’ Giustinian, elencando i film delle diverse sezioni: Concorso, Orizzonti, Fuori Concorso, Biennale College e Venezia Virtual Reality, dal 2 al 12 settembre al Lido.

Il presidente Cicutto, riferendosi al fatto che Venezia è il primo grande Festival internazionale a tornare in presenza dall’inizio della pandemia da coronavirus, ammette che “non siamo contenti di essere i primi a tornare. Avremmo preferito che tutto fosse stato come sempre. Siamo orgogliosi di ciò che abbiamo fatto per garantire lo svolgimento della Mostra di quest’anno in condizioni di sicurezza. C’è stato un grande sforzo per far sì che tutte le Mostre della Biennale di quest’anno si svolgessero in presenza perché rifiutiamo categoricamente l’on-line”.

Il direttore Barbera sottolinea come “il cuore della Mostra è salvo. È una Mostra forse leggermente contenuta in fatto di numeri, ma il suo cuore è salvo. Presentiamo 62 film più 15 cortometraggi, che rappresentano 50 Paesi di tutto il mondo, compresi quelli ancora provati dalla pandemia. La Mostra si conferma come una vetrina della produzione migliore del cinema mondiale”.

La giuria dei film in concorso sarà presieduta da Cate Blanchett, accanto all’attrice premio Oscar ci saranno Veronika Franz, Joanna Hogg, Nicola Lagioia, Christian Petzold, Cristi Puiu e Ludivine Sagnier.

La Mostra si aprirà con il film fuori concorso Lacci di Daniele Lucchetti. I film italiani in gara saranno quattro: Le sorelle Macaluso di Emma Dante, Miss Marx di Susanna Nicchiarelli, Padrenostro di Claudio Noce, prodotto e interpretato da Pierfrancesco Favino, Notturno di Gianfranco Rosi lavoro realizzato dopo due anni di ricognizione in Siria.

Gli altri film in concorso sono In between dying con la regia di Hilal Baydarov, The world to come di Mona Fastvold, Nuevo orden di Michel Franco, Amants di Nicole Garcia, Laila in Haifa di Amos Gitai, Und morgen die ganze welt di Julia von Heinz, Dorogie tovarischi (Cari compagni) di Andrei Konchalovsky, Spy no tsuma (La moglie della spia) di Kiyoshi Kurosawa, Khorshid (I figli del sole) di Majid Majidi, Pieces of a woman di Kornél Mundruczó, Śniegu już nigdy nie będzie (Non cadrà più la neve) di Małgorzata Szumowska e Michał Englert, The disciple di Chaitanya Tamhane, Quo vadis, Aida? di Jasmila Zbanic, Nomadland di Chloé Zhao. Tra le pellicole non fiction sono stati annunciati Greta su Greta Thunberg di Nathan Grosmann, La verità sulla Dolce vita di Giuseppe Pedersoli, Paolo Conte, via con me di Giorgio Verdelli. Barbera sottolinea come Paolo Conte si sia concesso alla macchina da presa con passione e grande umanità e sarà presente al Lido venerdì 11 settembre quando gli sarà dedicata una serata.

Chiuderà fuori concorso il festival invece il lavoro fiction di Stefano Mordini Lasciami andare, girato durante l’acqua alta a Venezia. Barbera ha portato all’attenzione anche Assandira di Salvatore Mereu con lo scrittore di Padre Padrone Gavino Ledda che è il protagonista. Tra i titoli fuori concorso c’è anche Salvatore Ferragamo: The Shoemaker of dreams, realizzato da Luca Guadagnino, un biopic sul “ciabattino delle star” Ferragamo. Sono stati attribuiti alla regista Ann Hui e all’attrice Tilda Swinton i Leoni d’oro alla carriera, la decisione è stata presa dal Cda della Biennale di Venezia, che ha fatto propria la proposta del direttore della Mostra, Barbera.

Aggiornato il 28 luglio 2020 alle ore 17:46