Uninettuno: il digital talk sulle fonti del Diritto e l’organizzazione dello Stato alla prova dell’emergenza

venerdì 22 maggio 2020


Nell’ambito dei Digital Talks dedicati all’emergenza Covid-19, organizzati settimanalmente dall’Università Telematica Internazionale Uninettuno, si è svolto ieri, in diretta streaming sul sito e sulla Pagina Facebook dell’Ateneo, il webinar promosso dalla Facoltà di Giurisprudenza di Uninettuno dal titolo: “Le fonti del Diritto e l’organizzazione dello Stato alla prova dell’emergenza: chi governa i Diritti fondamentali?”. L’obiettivo è quello di creare un’occasione di riflessione pubblica sulla tenuta del sistema delle fonti del diritto, della tutela della salute e dell’organizzazione amministrativa tra Stato e regioni.

L’evento, è stato introdotto e moderato da Giovanni Pesce, docente di Diritto dell’Amministrazione Digitale presso Uninettuno; tra i relatori, Guido Corso, professore emerito dell’Università degli Studi di Roma Tre, e il prof. Alessandro Pajno, presidente emerito del Consiglio di Stato, Docente di Diritto Processuale Amministrativo alla Luiss e direttore scientifico della Ricerca sulla democrazia nella società digitale - Fondazione Leonardo-Civiltà delle Macchine.

“Prosegue l’impegno della nostra Università nel creare occasioni di approfondimento, analisi e riflessione sulle ripercussioni che l’attuale fase di emergenza produce nella nostra società, sulla sfera economica, sociale e umana”, ha dichiarato il Rettore di Uninettuno, professoressa Maria Amata Garito.

“L’evento odierno tratterà alcuni temi di indubbio interesse, rispetto ai quali è ancora il tempo delle domande, pur nella consapevolezza che la pandemia sta trasformando la relazione tra Stato e cittadini nei principali Paesi occidentali”, ha affermato il Prof. Alessandro Pajno “E allora – ha proseguito – come e in che misura sono stati limitati i diritti dei cittadini e l’equilibrio tra i poteri dello Stato? Gli esecutivi restituiranno i poteri che si sono presi? Perché alcuni sistemi sanitari sembrano aver funzionato meglio in alcune Regioni che in altre? Ancora: è opportuna una norma costituzionale sulle fasi di emergenza, con indicazione di poteri e limiti temporali e procedurali?”.

“Lo scoppio dell’emergenza da Covid-19, oltre a portare sofferenze a un numero considerevole di persone in tutto il mondo, ha avuto un impatto fondamentale sul funzionamento degli Stati, delle loro istituzioni democratiche e dei sistemi giuridici”, ha commentato il professor Pesce. “Pertanto, se è comprensibile che i governi abbiano fatto ricorso a misure eccezionali nel tentativo di ottenere il controllo sulla diffusione di Covid-19, è altrettanto sicuro che tali misure hanno limitato e limiteranno anche in futuro, inevitabilmente, i diritti fondamentali dei cittadini. Deve comunque ritenersi nell’interesse di tutti che le misure siano imposte e applicate nel quadro dei principi democratici e dello Stato di diritto”.

“Fra i territori interessati dalla pandemia c’è anche il territorio del diritto. Ci si chiede: il sistema giuridico italiano offre una risposta ai problemi sollevati dal coronavirus virus? Il diluvio di provvedimenti che ha sommerso l’Italia in questi tre mesi è in qualche misura inerente ad un sistema policentrico il cui il centro, ossia il governo nazionale è tradizionalmente un centro direi volutamente debole. Da qui la molteplicità delle risposte spesso scoordinate che, sommandosi, hanno inflitto agli italiani limitazioni dei loro diritti, forse superiori a quelli subiti dai cittadini degli altri Paesi”, ha concluso il professor Corso.


di Redazione